Come
già manifestato dai rispettivi rappresentanti durante la Conferenza
dei capigruppo del 29 agosto, Volterra Città Aperta, Sinistra per
Volterra e Progetto Originario avrebbero desiderato celebrare questo
Consiglio Comunale Aperto in presenza dell’assessore regionale
Marroni, così come fu stabilito e deliberato in luglio in questa
stessa sede. I nostri tre gruppi hanno prodotto in questi ultimi anni
analisi diverse e di conseguenza manifestato orientamenti anche
sensibilmente discordanti in materia di politiche sanitarie, ma hanno
sempre concordato sulla necessità di tenere ben distinto il piano
dei rapporti tra istituzioni da quello delle rivendicazioni.
L’avviso
di momentanea indisponibilità per intervenuti altri impegni e la
manifestata volontà di concertare un’altra data da parte
dell’assessore regionale avrebbero richiesto, a nostro parere, che
l’amministrazione comunale procedesse di conseguenza, sia in
omaggio a suoi doveri di amministrazione ospitante sia,
pragmaticamente, perché trattasi del soggetto più direttamente
interessato all’esito del futuro confronto. Avremmo quindi
desiderato che venisse fissata assieme all’assessore, nel più
breve tempo possibile, una nuova data per il Consiglio, lavorando per
mantenere aperta la via del dialogo con la Regione in un clima idoneo
e il più possibile sereno. Come già affermato nel Consiglio
Comunale di luglio, l’assessore regionale è l’interlocutore
politico istituzionale più adatto a chiarire, in un senso o
nell’altro, le molte perplessità, i dubbi e le incertezze sorte in
molti di noi riguardo al futuro delle strutture socio-sanitarie del
nostro territorio.
Crediamo
che, nell’interesse degli operatori del settore ma soprattutto dei
cittadini, fosse dovere di questa amministrazione lavorare
caparbiamente alla ricerca di un confronto proficuo con
l’interlocutore regionale, in una fase oggettivamente difficile per
il Paese, ricercando prioritariamente elementi di garanzia, anche
attraverso nuovi accordi, volti a corroborare le prospettive dei
servizi socio-sanitari dell'Alta Val di Cecina, in particolare del S.
Maria Maddalena, che è improprio chiamare “piccolo ospedale”, in
quanto esso è il fulcro di un’articolata realtà composta da Asl
5, Auxilium Vitae e Inail, con alcune importanti specificità che ne
fanno un riferimento di livello regionale.
Anteporre
e sovrapporre al necessario confronto con la Regione iniziative di
tutt’altro segno in materia di politiche socio-sanitarie locali
rischia di favorire l’irrigidimento dei rapporti istituzionali e
conseguentemente di ridurre gli spazi di manovra a disposizione del
nostro Comune e della nostra zona. Una volta di più temiamo che le
necessità di una campagna elettorale mai accantonata dal Sindaco
Buselli siano state anteposte agli interessi strategici della nostra
zona.
Comunicato congiunto di Progetto
Originario, Volterra
Città Aperta, Sinistra
per Volterra
Nessun commento:
Posta un commento