sabato 7 settembre 2013

Un modo di procedere rozzo e inopportuno

Come già manifestato dai rispettivi rappresentanti durante la Conferenza dei capigruppo del 29 agosto, Volterra Città Aperta, Sinistra per Volterra e Progetto Originario avrebbero desiderato celebrare questo Consiglio Comunale Aperto in presenza dell’assessore regionale Marroni, così come fu stabilito e deliberato in luglio in questa stessa sede. I nostri tre gruppi hanno prodotto in questi ultimi anni analisi diverse e di conseguenza manifestato orientamenti anche sensibilmente discordanti in materia di politiche sanitarie, ma hanno sempre concordato sulla necessità di tenere ben distinto il piano dei rapporti tra istituzioni da quello delle rivendicazioni.

L’avviso di momentanea indisponibilità per intervenuti altri impegni e la manifestata volontà di concertare un’altra data da parte dell’assessore regionale avrebbero richiesto, a nostro parere, che l’amministrazione comunale procedesse di conseguenza, sia in omaggio a suoi doveri di amministrazione ospitante sia, pragmaticamente, perché trattasi del soggetto più direttamente interessato all’esito del futuro confronto. Avremmo quindi desiderato che venisse fissata assieme all’assessore, nel più breve tempo possibile, una nuova data per il Consiglio, lavorando per mantenere aperta la via del dialogo con la Regione in un clima idoneo e il più possibile sereno. Come già affermato nel Consiglio Comunale di luglio, l’assessore regionale è l’interlocutore politico istituzionale più adatto a chiarire, in un senso o nell’altro, le molte perplessità, i dubbi e le incertezze sorte in molti di noi riguardo al futuro delle strutture socio-sanitarie del nostro territorio.

Crediamo che, nell’interesse degli operatori del settore ma soprattutto dei cittadini, fosse dovere di questa amministrazione lavorare caparbiamente alla ricerca di un confronto proficuo con l’interlocutore regionale, in una fase oggettivamente difficile per il Paese, ricercando prioritariamente elementi di garanzia, anche attraverso nuovi accordi, volti a corroborare le prospettive dei servizi socio-sanitari dell'Alta Val di Cecina, in particolare del S. Maria Maddalena, che è improprio chiamare “piccolo ospedale”, in quanto esso è il fulcro di un’articolata realtà composta da Asl 5, Auxilium Vitae e Inail, con alcune importanti specificità che ne fanno un riferimento di livello regionale.

Anteporre e sovrapporre al necessario confronto con la Regione iniziative di tutt’altro segno in materia di politiche socio-sanitarie locali rischia di favorire l’irrigidimento dei rapporti istituzionali e conseguentemente di ridurre gli spazi di manovra a disposizione del nostro Comune e della nostra zona. Una volta di più temiamo che le necessità di una campagna elettorale mai accantonata dal Sindaco Buselli siano state anteposte agli interessi strategici della nostra zona.

Comunicato congiunto di Progetto Originario, Volterra Città Aperta, Sinistra per Volterra

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