
Il 10
settembre, il sindaco affida di nuovo a La Nazione l’annuncio trionfale:
l’ospedale è salvo; sempre richiamando il solito patto territoriale siglato con
la Asl ai primi di agosto, che però durante il Consiglio Comunale del 27
agosto, nel fervore della protesta, doveva aver dimenticato.
Una
persona che segua gli eventi attraverso gli annunci diramati a mezzo stampa
dall'Amministrazione comunale non potrà che trovasi completamente disorientata,
chiedendosi i giorni dispari se
l’ospedale stia per chiudere (come è stato sentenziato il 27 agosto) e i giorni
pari se viceversa sia del tutto in sicurezza grazie agli accordi tra Asl Comune
(come è stato affermato il 10 agosto e più di recente il 10 settembre). Ma se
l’ospedale è davvero finalmente salvo, come sembrerebbe dall'ultimissima
esternazione, perché il sindaco appena il 27 agosto ha detto no alla Casa della
Salute? Quello stesso sindaco che voleva farne una al S. Chiara appena qualche
mese prima?
Forse
anche in Regione qualcuno si starà chiedendo se il sindaco di Volterra abbia le
idee chiare o se soffra di sdoppiamento della personalità. Certo è alquanto
anomalo che un giorno si firmino documenti congiunti tra Comune e azienda
sanitaria e nell'arco di una settimana si minacci di scendere in piazza a
fomentare la folla denunciando catastrofi che il giorno prima erano state date
per scongiurate. O non si sa cosa si firma oppure più che una battaglia per
l’ospedale quella del sindaco è ormai palesemente diventata una battaglia per
un pugno di voti. Quelli di chi ancora riesce a credergli.
Progetto
Originario
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