Al
Consiglio Comunale del 18 settembre scorso è stato presentato dal
nostro gruppo, Progetto Originario, un documento sulla necessità di
riqualificare dal punto di vista energetico gli edifici comunali, a
cominciare da quelli scolastici. E’ ormai assodato che i 9/10 del
bilancio comunale se ne vanno in spesa corrente: le spese necessarie
a sostenere la macchina comunale. E’ un dato preoccupante perché
erode ai minimi termini la possibilità di fare investimenti.
Naturalmente rientra tra le voci di spesa corrente il costo del
personale, fattore su cui si sta “accanendo” da anni lo stato
centrale, soprattutto impedendo di reintegrare i pensionamenti.
Ma
c’è un altro versante della spesa corrente su cui più che lo
stato dovrebbe agire l’ente locale stesso. Ci riferiamo agli
elevatissimi consumi di energia fatti spesso registrare dalla
pubblica amministrazione, poco abituata a contenere certi sprechi.
Manco a dirlo, il Comune di Volterra non fa eccezione. Più volte,
anche in passato, abbiamo citato il caso della piscina comunale, che
ogni anno costa cifre elevatissime (ben superiori ai 200.000 euro)
tra metano, energia elettrica e acqua. Nel 2010 fu predisposto un
progetto, basato sull’istallazione di pannelli solari, per
abbattere questa vertiginosa voce di spesa. Peccato che, uscita la
componente di Progetto Originario dalla maggioranza, questo progetto
fu prontamente abbandonato dall’amministrazione Buselli, pur avendo
già ottenuto un finanziamento da parte della Fondazione CRV. La
priorità per la nuova maggioranza Buselli-Moschi-Bassini era
divenuta la pensilina sui Ponti (dopo 3 anni ancora in gestazione).
Ma la piscina è solo un esempio della cattiva gestione energetica
degli edifici comunali. A cominciare dagli edifici scolastici in cui
la vetustà e l’inefficienza degli impianti unita alla scarsa
coibentazione degli involucri provoca consumi stratosferici. Si
pensi, per esempio, che nell’ultima variazione di bilancio abbiamo
trovato una maggiore spesa di 90.000€ causata soltanto dai consumi
dei pochissimi giorni di temperatura sotto zero capitati lo scorso
inverno. Impianti vecchi, naturalmente, vogliono anche dire frequenti
problemi; infatti tutti gli anni le scuole rischiano di rimanere
all’addiaccio per i guasti.
Quindi
la riqualificazione energetica dovrebbe essere sentita come una
priorità dalle pubbliche amministrazioni, tanto più che in questo
caso il risparmio economico si sposa con la sensibilità ambientale.
Impianti migliori, coibentazione efficiente, energie rinnovabili sono
tutte linee d’azione perfettamente in sintonia con i principi di
uno sviluppo sostenibile che le pubbliche amministrazioni dovrebbero
perseguire anche per ragioni ideali, oltre che per necessità
economiche. Purtroppo a Volterra nel 2013 non c’è ancora un
pannello solare (né un pannello fotovoltaico) su un edificio
pubblico, a testimonianza della scarsa sensibilità ambientale delle
amministrazioni che si sono succedute a Palazzo dei Priori. Per
contrastare questa tendenza davvero poco edificante, il documento
presentato in Consiglio Comunale impegnava l’amministrazione ad
“avviare un programma di riqualificazione energetica dell’edilizia
pubblica”, in primo luogo quella scolastica, sollecitando il
ricorso alle fonti rinnovabili. Per una volta il nostro documento è
stato approvato dal Consiglio, anche se a costo di un paio di
emendamenti della maggioranza tesi ad occultare l’indifferenza,
aiutata da una straordinaria e tenace ignoranza, dimostrata finora
dalla Giunta su questi temi. Ignoranza confermata durante lo stesso
dibattito in Consiglio, quando nessuno degli assessori presenti ha
dimostrato di conoscere minimamente la legislazione vigente in
materia. Infatti, quando abbiamo chiesto se l’amministrazione fosse
adempiente circa la redazione degli “Attestati di Prestazione
Energetica”, obbligatori per gli edifici pubblici di superficie
superiore a 500mq, sui banchi della maggioranza per tutta risposta
abbiamo riscontrato solo una sequenza di facce attonite, sguardi
sfuggenti dalle scarpe al soffitto e qualche mandibola calata a
mezz’asta.
Progetto
Originario
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