venerdì 2 agosto 2013

Partiti i varchi elettronici

In questi giorni sono piovute su molti cittadini una raffica di multe per l’accesso nel centro storico fuori dagli orari consentiti. Si sa l’occhio attento delle telecamere non perdona e i cittadini anche quando semplicemente distratti o disinformati, ne pagano le conseguenze, magari collezionando contravvenzioni multiple nella stessa giornata. Non sorprende, quindi, vedere in questi giorni la folla di cittadini che invade gli uffici della Polizia Municipale o che chiedono di spiegare le loro ragioni al sindaco.
Se da una parte è giusto regolamentare il centro storico, è anche vero che quando si introducono regole così stringenti, è d’obbligo accompagnarle con una campagna di informazione capillare.
Vi sono comuni che quando hanno deciso di installare i varchi elettronici, hanno inviato ai cittadini lettere, famiglia per famiglia, con le quali li si avvisava che da una certa data in poi si correva il rischio del verbale. Altri ancora, iniziata la fase di sperimentazione, hanno recapitato lettere ai cittadini-trasgressori per avvisarli che il tal giorno avevano compiuto un’infrazione e che da una certa data in avanti tali condotte sarebbero state sanzionate con conseguente notifica di veri e propri verbali di contestazione.
Affidare la comunicazione solo ad un paio di articoli sulla Nazione o sul sito del Comune è obiettivamente un po’ poco, soprattutto perché alla fine si incide pesantemente sulle tasche dei cittadini vessati da decine di multe in pochi giorni per la felicità delle casse comunali.
Sarebbe assurdo che si ripetesse anche qui a Volterra quello che successe qualche anno fa a Riparbella con le multe elevate con l’autovelox della Melatina. Centinaia di cittadini intasarono gli uffici del Giudice di Pace di Cecina con i loro ricorsi tanto che alla fine furono spesi migliaia di euro (di soldi pubblici) dal Comune per difendersi.


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