sabato 29 giugno 2013

Come pestare l'acqua nel mortaio

A Volterra viviamo da tempo un processo di declino economico che ha trasformato la cittadina accogliente e vivace degli anni '70 in un paese sempre più ripiegato in se stesso. Non tanto per colpa di noi volterrani. La globalizzazione e le profonde trasformazioni che hanno cambiato il volto all'Europa, in Italia hanno significato lo smantellamento di buona parte dell'apparato produttivo, mentre per quanto riguarda i servizi sono arrivati processi di accentramento che hanno colpito duramente i territori e le località minori. Va detto, però, che alcune zone hanno saputo rispondere meglio di altre a quest'aggressione, tentando di conservare un proprio ruolo almeno a livello locale, rinforzando e proteggendo i propri pilastri economici, tentando parziali riconversioni. A Volterra spesso non siamo stati capaci di reagire ad una crisi proveniente da molto lontano. Negli ultimi anni abbiamo visto arrivare numerosi tagli alla sanità ma anche trasferimenti, riorganizzazioni e accorpamenti agli uffici e alle scuole.
In tempi in cui le sole cose che sembrano contare sono i denari e numeri, è del tutto ovvio che per una zona modestamente popolata come la nostra sarebbe stato vitale promuovere una rete tra Comuni, rafforzando e allargando, se possibile, le connessioni con le amministrazioni che per caratteristiche e storia ci sono più affini. L'Unione dei Comuni doveva rappresentare solo il primo, necessario passo su questa strada, da proseguire e sviluppare con la più alta priorità. L'esempio ci viene dalla vicina Val d'Era, dove alcune attente amministrazioni di piccoli Comuni stanno procedendo a vere e proprie fusioni (Peccioli-Palaia-Capannoli). Volterra ha buttato alle ortiche questo percorso già al primo passaggio (l'Unione dei Comuni), per l'elevato bisogno di rivendicare una sede centrale di cui non aveva neppure lontanamente la concreta disponibilità.
La nuova riforma sanitaria regionale verosimilmente presenterà presto il suo conto. Non soltanto le andiamo incontro senza aver costruito una rete di amministrazioni solidali, ma senza neppure tentare di raccordare le varie componenti presenti in città. Sul tema la lista civica ha già celebrato la sua assemblea di partito in Casa Torre Toscano alla presenza del dr Damone. I sindacati (CGIL, CISL, UIL) hanno organizzato un'altra assemblea simile nella sede dell'associazione Libera Età. E c'è da scommetterci, il Pd non resterà indietro. Magari portando a Volterra il nuovo assessore regionale Marroni. Ognuno la sua assemblea, a significare la perfetta incomunicabilità. Senza neppure tentare di organizzare un incontro istituzionale nella sua sede naturale: il Consiglio Comunale, dove tutte le componenti hanno uguale diritto di cittadinanza. In queste ultime settimane abbiamo più volte lanciato questa proposta persino ovvia, ma non abbiamo trovato nessuno disposto a raccoglierla. Evidentemente c'è molto bisogno di protagonismo, una condizione adatta ai monologhi non ai dialoghi. Solo che con i monologhi si può rincorrere al massimo qualche voto, non certo i risultati. Non a caso i tagli che abbiamo subito negli ultimi 4 anni sono stati assolutamente senza precedenti.
Per ultimo citiamo il caso dell'assemblea dei dipendenti dell'Auxilium, convocata in modo abbastanza spiccio dal sindaco Buselli e sostanzialmente disertata dai lavoratori. Dal giornale apprendiamo che Buselli in quest'ultimo anno di amministrazione sente come particolarmente pressante la necessità di “intensificare gli incontri con i cittadini e le realtà del territorio”. Bene, nessuno gli nega questa possibilità. Peccato però che nel 2011, quando noi di Progetto Originario tentammo di portare l'argomento dell'azienda sanitaria Auxilium Vitae all'attenzione del Consiglio Comunale per ragionare sul suo percorso nonché approfondire la sua situazione economica ed eventuali sviluppi per i lavoratori fu proprio il sindaco a negarci questo diritto. Sostenendo da par suo che la situazione di una qualsiasi Spa non avrebbe dovuto interessare l'amministrazione comunale. Evidentemente questo è un privilegio che Buselli riserva solo a se stesso. Rammentandosi della società Auxilium con due anni di ritardo, ma giusto in tempo per le prossime elezioni. Ci ricorda quel tale che tutto pieno di sé pestava ardentemente acqua nel mortaio, dando grande sfoggio di energie sprecate.
Progetto Originario



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