L'istallazione
delle telecamere sulle porte medioevali per il controllo del traffico
in entrata e in uscita dal centro storico è stata fin dall'inizio di
questa amministrazione il chiodo fisso di Buselli. Senza questi
dispositivi non sembra possibile governare il rispetto dell'orario
del traffico nel perimetro della ztl, tanto che anche in un periodo
di scarse disponibilità economiche i duecentomila euro per
l'acquisto delle telecamere sono stati trovati, perché questa in
Comune è stata ritenuta la priorità delle priorità. Scelta
discutibile, si potrà dire, ma sicuramente legittima. E' strano però
che queste telecamere siano state acquistate e installate quasi un
anno fa, ma continuino a restare inefficaci. L'annuncio del sicuro
arrivo dei varchi elettronici fu diramato ai giornali ovviamente dal
sindaco già nel gennaio 2011, indicando come tempi di realizzazione
quello stesso anno. In realtà ci volle un anno di più, ma alla fine
del 2012 le telecamere erano al loro posto. Infatti, il vicesindaco
Fedeli, responsabile della mobilità, nel novembre del 2012 in una
riunione dette notizia della loro attivazione nonché del loro
imminente varo, appena terminata una sperimentazione di 40 giorni. Di
fatto è trascorso quasi un anno, ma i varchi elettronici non sono
ancora entrati in servizio effettivo. Siamo dunque in presenza di una
“sperimentazione” ben strana, dilatata oltre tutte le previsioni
e per giunta in assenza di spiegazioni, tanto che tra gli addetti al
settore molte ipotesi stanno prendendo corpo. Secondo la più
insistente tra queste ipotesi le telecamere acquistate non sarebbero
in grado di funzionare, perché software (i programmi) e hardware (i
macchinari) sarebbero stati acquistati separatamente da ditte
diverse, senza preoccuparsi della loro compatibilità. Dopo
l'assemblaggio delle apparecchiature sarebbero, quindi, saltate fuori
un sacco di difficoltà nell'integrare le diverse componenti, tanto
che ancora adesso, dopo mesi di messa a punto, il meccanismo non
funziona. Se così fosse, sarebbe come aver comprato la roulotte per
andare in vacanza e un motorino da 50cc per trainarla. In effetti,
l'amministrazione non avrebbe provveduto all'acquisto dei varchi
elettronici in forma di un pacchetto completo “chiavi in mano”,
ma avrebbe spezzettato l'acquisto rivolgendosi contemporaneamente a
diversi soggetti per componenti distinte: la ditta Open Software di
Mirano (Ve) e la ditta AB Telematica di Pontedera. Non abbiamo
conferme certe ma questa voce, ormai insistente, troverebbe riscontro
nei tardivi acquisti di ulteriori “aggiornamenti di sistema”,
decisi una prima volta a marzo poi ancora ad aprile dal dirigente del
settore (determine 176/2013 e 286/2013) per le spese ulteriori di
1.856€ e 1.210€ rispettivamente. Nonostante gli aggiornamenti,
però, il sistema non sembra ancora funzionare.
Dopo
tanto tempo di inspiegabile attesa, in presenza di disparate ipotesi
francamente preoccupanti, ci corre l'obbligo di chiedere direttamente
all'amministrazione la ragione per la quale i varchi elettronici,
costati al Comune la bella cifra di 200.000 euro, non siano ancora
efficaci. Sappiamo che, a questo punto, anche molti cittadini sono
curiosi di sapere che fine abbiano fatto le tanto decantate
telecamere piazzate da oltre 240 giorni alle porte della città. Lo
chiediamo dalle pagine di questo settimanale visto che è questo,
notoriamente, lo strumento di comunicazione preferito
dall'amministrazione. Speranzosi di ricevere, almeno per una volta,
una qualche risposta.
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