Chi
ha partecipato allo scorso consiglio comunale ha nuovamente potuto verificare
la fragilità di chi governa la città. Basta che un consigliere di maggioranza
non possa (o non voglia) partecipare al consiglio oppure che si astenga da una
votazione, che Buselli non è in grado
nemmeno di garantire l’approvazione di adempimenti di legge.
Qualche
settimana fa toccò ad un provvedimento legato al bilancio che Bassini si
astenne dal votare, costringendo la “maggioranza” al palo. Questa volta è
toccato ad uno degli adempimenti previsti dal Decreto Monti. Bassini non era in
consiglio e la maggioranza non è riuscita a farlo passare.
Eppure
Buselli le tenta di tutte per far sì che i suoi siano sempre perfettamente
allineati come soldatini e soprattutto sempre presenti. Fissa le date del
consiglio come pare a lui, tenendo conto delle sole esigenze della maggioranza,
attiva procedure d’urgenza senza che vi siano i requisiti, omette gli
adempimenti previsti dal Regolamento… insomma non esistono più regole né
procedure pur di tenersi a galla. Soprattutto non esiste più alcuna autonomia
di pensiero per i poveri consiglieri di UpV (e Bassini naturalmente), ridotti ad ogni consiglio a riproporre la
parata degli “yes-men”. Né può capitare loro un contrattempo, perché dopo due
giorni vengono richiamati in fretta e furia a rimediare al pasticcio. Il tutto
con maggiori costi per la collettività: doppie spese di convocazione e
pubblicizzazione del consiglio, maggiori oneri per i dipendenti comunali che
devono essere presenti oltre alle doppie
indennità per i consiglieri.
Di
solito il tutto è avallato dall’interpretazione lassista delle norme da parte
del segretario comunale di turno, tanto
che vengono sostituiti con una frequenza impressionante. Probabilmente dopo un
po’ non hanno più voglia di coprire le
varie magagne di Buselli.
E’
un po’ avvilente ricordare i buoni propositi tante volte ripetuti in campagna
elettorale, quando scrivevamo chi convinto e chi no - che ci saremmo attenuti
ad un rigoroso rispetto della legalità,
valorizzando la diversità di pensiero anziché mortificarla.
Il
prossimo anno torneremo alle urne: ci avviamo, dunque, verso una nuova campagna
elettorale. Siamo convinti che Buselli & Moschi cambieranno opportunamente
il proprio programma elettorale, rendendolo più vicino alla loro reale
sensibilità. Quella del governo ad ogni costo.
Progetto
Originario
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