Martedì 16 è stata depositata la
richiesta congiunta di convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario, il
cui oggetto dovrà essere la gestione “allegra” delle auto comunali e delle
tessere carburante. Il caso, venuto alla luce nei giorni scorsi e noto col nome
di “benzinopoli”, stando ai giornali è
già oggetto di indagini per un esposto
agli organi competenti. La richiesta porta le firme degli esponenti di tutti e
tre i gruppi di minoranza, Progetto Originario, Sinistra per Volterra e Città
Aperta. L'iniziativa, che obbliga il sindaco a convocare a norma di legge il
Consiglio Comunale entro 20 giorni, si è resa necessaria in quanto Buselli da
un'intera settimana evita di rispondere, pur contattato attraverso una e-mail
da Bernardini estesa a tutti capigruppo. Neppure una parola di chiarimento o
giustificazione. Un atteggiamento del sindaco non nuovo, che fa il paio con
precedenti episodi di false dichiarazioni e omissioni, registrate nel caso del
tendone di Capodanno e prima ancora nel caso Orsi. Ancora una volta le uniche
frasi rilasciate dal sindaco e dai suoi assessori sono state indirizzate ai
giornali. Dichiarazioni di rimprovero da parte del sindaco, neppure velato,
rivolto a quei dipendenti che non hanno impedito a noi consiglieri di minoranza
di visionare il fascicolo relativo alle auto comunali e ai loro consumi. Anche
su questo punto andrà fatta finalmente chiarezza, perché è inammissibile che un
sindaco pretenda dai dipendenti comunali di impedire la visione di atti
pubblici da parte di consiglieri eletti, ai quali l'accesso agli atti è
garantito dalla legge fondamentale che regola gli enti locali, il D.Lgs
267/2000. Del resto è illuminante osservare che, a fronte di rilevanti anomalie
nella gestione dei mezzi aggravata da un'ipotesi di appropriazione indebita ai
danni del Comune, la reale preoccupazione di Buselli sia tutta rivolta a far sì
che le minoranze e i cittadini siano tenuti all'oscuro dei fatti. Un
amministratore con la coscienza tranquilla, al contrario, dovrebbe cercare di
salvaguardare soprattutto la corretta gestione dei beni e dei denari pubblici,
favorendo la massima trasparenza amministrativa per scacciare ogni dubbio di
cattiva amministrazione, o peggio, di reato.
Una volta di più non è stato
possibile utilizzare la normale strada di un accordo in conferenza dei
capigruppo, per far sì che la vicenda approdasse in Consiglio Comunale per una
gestione democratica del caso. Ancora una volta abbiamo dovuto agire
autonomamente dai banchi delle minoranze, in sostituzione del ruolo del
sindaco, producendo agli atti la richiesta formale di convocazione di un
necessario Consiglio Comunale, per far luce su episodi gravi, meritevoli
di urgenti chiarimenti.
Fabio Bernardini (Progetto
Originario)
Rosa Dello Sbarba (Città Aperta)
Danilo Cucini (Sinistra per
Volterra)
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