martedì 10 aprile 2012

SOS, associazione di lotta e di governo

Finora SOS Volterra aveva glissato sulla questione del protocollo per le politiche sanitarie siglato dal Sindaco Buselli con la ASL, probabilmente per non mettere in luce le profonde contraddizioni di un Sindaco che prima si accorda con la ASL sul futuro della sanità in Val di Cecina e poi istiga la sua associazione alla protesta di piazza sullo stesso tema. Nell’ultimo numero di questo settimanale, invece, abbiamo letto che l’associazione del Sindaco si augura la firma a breve del protocollo, senza il quale “l’ospedale di Volterra rischia da un momento all’altro la chiusura”. A detta di SOS il protocollo costituisce uno strumento per individuare “i punti di sviluppo del nostro ospedale”, indispensabile perché “sul Piano Sanitario si dice chiaramente che laddove c’è un protocollo firmato, per quanto riguarda gli ospedali montani, determinate garanzie vengono fatte proprie dal Piano”. Ora delle due l'una: o il protocollo fornisce garanzie, dunque firmato quello non c'è motivo per manifestare, oppure non garantisce a sufficienza o affatto il futuro della sanità in Val di Cecina. In questo caso occorre manifestare semmai contro il protocollo che tratteggia i destini della sanità ospedaliera e territoriale in modo così poco convincente.

Noi propendiamo decisamente per questa seconda tesi. Infatti c’è da chiedersi di quali garanzie stiano parlando i signori di SOS, visto che nel documento non viene neppure citata la parola Cardiologia. Tanto per fare un esempio. Difatti l’accorpamento con Medicina sembra imminente. Il gruppo di Progetto Originario chiese in Consiglio Comunale di inserire alcuni passaggi nel protocollo a garanzia di Cardiologia, di Maternità, di Pediatria, ma le proposte furono bocciate proprio dal partito del Sindaco. E' tutto a verbale e dimostrabile. Perché il Sindaco non approvò gli emendamenti che avrebbero garantito il mantenimento dell'attuale livello di servizio a Cardiologia e Utic e un servizio dignitoso a Maternità e Pediatria? A noi viene a mente una sola risposta convincente: perché su questi temi aveva già accettato gli indirizzi del dr Damone in sede di discussione del protocollo. In pubblico però preferisce far finta di cadere dalle nuvole. Se trovate una risposta più credibile della nostra, fatevi pure avanti. Ci piacerebbe sentirla. 

Suggeriamo quindi all’associazione di leggere bene il protocollo. Questo entra in dettagli tecnici talvolta anche eccessivi per un documento di indirizzo quale dovrebbe essere, ma assolutamente non pone principi di garanzia per comparti delicati come quelli che abbiamo precedentemente indicato. O per il laboratorio analisi, per citarne un altro. Siccome la piattaforma della manifestazione promossa da SOS Volterra avanza anch'essa queste richieste, come può la stessa associazione inneggiare un protocollo che consente questi tagli? Non trovate contraddittorio approvare un simile documento e portarne in piazza uno di segno completamente diverso? In questi ultimi mesi Progetto Originario ha sollecitato più volte il Sindaco per porre rimedio a queste carenze prima di far approdare il protocollo in Regione per la firma definitiva. Ma nulla è stato fatto. Così il direttore generale ha potuto “riorganizzare” a suo piacimento reparti e servizi, senza di fatto violare i contenuti del protocollo. Più volte abbiamo denunciato l’azione sconsiderata della direzione Asl 5 nei confronti del nostro presidio, non ultime le soppressioni delle reperibilità pediatrica e ostetrica. Ma saremo ciechi se non vedessimo che queste derivano da un accordo con l’amministrazione comunale. Un accordo che si chiama protocollo d'intesa sulle politiche sanitarie in Val di Cecina. Un’associazione indipendente dovrebbe tenere di conto anche di questi fatti, per non apparire come un semplice strumento di propaganda nelle mani di un'amministrazione comunale in caduta libera.



Commissione Sanità – Progetto Originario

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