sabato 28 aprile 2012

Serenata celeste

Non ho intenzione di dedicare molte righe, per parte mia definitive, alla polemica innescata dal sindaco, perché di fronte a tanti problemi gravi trovo che simili schermaglie personali sulla stampa siano anche di cattivo gusto. Tanto più che lo stesso sindaco non si è mai dato pena di rispondere alle numerose domande pubbliche che gli sono state poste sul Protocollo per la Sanità, sul S. Chiara, sul progetto Puretta e su tanti altri temi di interesse generale.  Buselli in mancanza di argomenti corrobora la polemica ricorrendo ad un profluvio di epiteti poco lusinghieri, affibbiati agli interlocutori. L'ultimo coniato è “dispensatori di veleno”. Ironia della sorte, lo stesso numero de La Spalletta ospitava una lunga serie di articoli anonimi dei supporters del sindaco dedicati ai suoi avversari, il cui registro variava dal tono allusivo a quello offensivo vero e proprio. Viceversa il gruppo di Progetto Originario presentava due articoli, entrambi rigorosamente firmati, uno sul Consiglio Comunale di Zona che ospiterà i professori Cheli e Luzzati e l'altro sulla necessità di rigore democratico quando si affrontano temi delicati come la sanità (relegato a pag. 20, non lontano dall'inserto promozionale dell'amministrazione finanziato con soldi pubblici). Mi ha ricordato la storiella del bue che dà del cornuto all'asino, a riprova del fatto che una certa politica manca di tutto tranne che di sfrontatezza. 

Quanto all'appello all'unità, non posso che rammentare al sindaco che siamo stati a lungo uniti in materia di sanità. Fino a quando non ha epurato dal Protocollo sulle Politiche Sanitarie gli articoli ed i commi dedicati alla salvaguardia del reparto di Cardiologia, dell'attività Pediatrica, Ostetrica e di altre specialità ospedaliere. Quella sua iniziativa arbitraria non ha soltanto infranto un fronte politico: ha consentito in poche settimane al direttore generale Damone di eliminare le reperibilità ostetrica e pediatrica, portando all'azzeramento dei letti di degenza pediatrica nell'ospedale di Volterra. A breve, rischia di consentire l'accorpamento di Cardiologia e Medicina, con la cancellazione di tre infermieri di ruolo e una serie di ulteriori conseguenze negative. Dunque ci scuserà, il sindaco, se non gli intoniamo una “serenata celeste” come vorrebbe, ma ci permettiamo qualche critica. In fondo i suoi predecessori sono stati maltrattati per molto meno.

Fabio Bernardini, Progetto Originario

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