lunedì 2 aprile 2012

Movimenti di banca

In occasione del Consiglio Comunale del 14 marzo scorso, abbiamo ricevuto per conoscenza, in qualità di gruppo consiliare,  la copia di una secca lettera di risposta inviata dai Sindacati Fabi, Fiba CISL e Fisac CGIL della Cassa di Risparmio di Volterra e indirizzata alla Lista Civica “Uniti per Volterra”. La lettera conteneva una replica puntuale alle affermazioni contenute negli articoli pubblicati dalla compagine politica del Sindaco  su “La Nazione” del 9 e su “La Spalletta” del 10 Marzo 2012.

Detti articoli attribuivano ai sindacati della banca fatti specifici quali la divulgazione a fini strumentali (ovvero l’attacco alla direzione aziendale) di alcuni risultati relativi al clima aziendale interno alla banca, giudicati non si sa per quale ragione “inattendibili” e continuavano con un attacco frontale alle rappresentanze dei lavoratori, sostenendo che fossero tutte ed indistintamente riconducibili ad una “certa parte politica”. La lettera di replica pone l’attenzione su due elementi ricorrenti negli interventi della Lista Civica: la diffusione di notizie non veritiere e la brutalità degli attacchi, fondati sempre su una presunta e non dimostrata appartenenza politica (che non sia filo-buselliana, si capisce). L’alterazione dei fatti e la diffusione di notizie non veritiere viene posta in luce dai sindacati, ricordando che in tempi non sospetti avevano già ribadito la loro estraneità alla diffusione di dati “sconvenienti” sia mediante comunicati interni all’azienda che pubblicamente attraverso un articolo apparso su Il Tirreno. Gli stessi sindacati reagiscono con decisione anche all’attacco della Lista che gli attribuisce un collegamento con un certo partito (che immaginiamo sia il PD). Fanno osservare le sigle sindacali, che chi è a conoscenza della storia e dei precedenti della Cassa, non potrebbe non notare come tale collegamento sia assolutamente arbitrario e gratuito coinvolgendo, fra l’altro, tre diversi sindacati di base i quali in alcun modo potrebbero trovare una stessa affinità politica. Tanto più che qualcuno di essi è definito addirittura a livello di statuto “apolitico e aconfessionale”.

Fatta questa premessa a riepilogo della vicenda, riteniamo che sia grave per un partito o lista civica che sia, l’alterazione dei fatti e l’attribuzione di condotte a chi non le ha poste in essere. Così come è assai grave liquidare ogni posizione “sgradita” con l’attribuzione strumentale di interessi di partito. Come se questa fosse la risposta universale a tutto: anatema-fotocopia, sempre buona a squalificare gli altrui argomenti, nella logica semplicistica e brutale dello scontro ideologico.

Soprattutto, ci pare inopportuna e pericolosa l’interferenza della politica nella dialettica “sindacati-azienda”, quando essa si riferisce ad evidenti problematiche interne e gestionali. Sicuramente non è un caso che con l’avvicinarsi del rinnovo delle cariche in Fondazione, e dunque il potenziale profilarsi di nuovi assetti nell'orbita della banca, gli interventi sul tema si moltiplichino e i toni si inaspriscano. Segno che non è affatto cambiata la tendenza delle formazioni politiche (civiche o meno) di farsi largo a suon di gomiti in tutti gli ambiti, specie dove vi siano grossi interessi economici, per ridisegnare a proprio vantaggio i futuri equilibri. Dunque salvaguardiamo la territorialità della CRV, certamente, ma cerchiamo di liberarla anche un po' dalle continue ingerenze politiche e di fazione. Mettendo al centro, una volta tanto, capacità e competenze delle persone, anziché le intramontabili tessere e consorterie.

Gruppo Consiliare Progetto Originario


Nessun commento:

Posta un commento