lunedì 2 gennaio 2012

Auxilium, una presidenza diversa

La recente nomina del dott. Rocco Damone nel ruolo di Presidente di Auxilium Vitae modifica sostanzialmente la situazione della società e del comparto sanitario volterrano. Abbiamo imparato a conoscere il dott. Damone, prima nel precedente ruolo di direttore sanitario della Asl 5, poi nell'attuale incarico di direttore generale della stessa azienda sanitaria. Non mettiamo assolutamente in dubbio le capacità tecnico amministrative del presidente, ma riteniamo che la sua nomina segni una svolta nel percorso del centro riabilitativo Auxilium Vitae che potrebbe rivelarsi negativa. In primo luogo il dott. Damone    conserva il ruolo di direttore generale della Asl 5, impegno pesante che sicuramente lo assorbirà in misura preponderante in modo tale da non consentirgli di dedicare troppo tempo ed energie ad altri impegni. Va poi considerato il conflitto d'interessi che adesso nasce dal sovrapporre sulla stessa persona il ruolo di principale rappresentante della Asl 5 e allo stesso tempo di Auxilium Vitae. E' vero che la Asl 5 è la principale azionista di Auxilium, ma ciò non significa che i loro scopi coincidano esattamente. Infatti la Asl 5 è contemporaneamente, attraverso le convenzioni stipulate, anche “cliente” di Auxilium e questo rende, almeno in parte, i loro interessi conflittuali. Dunque per lasciar sviluppare correttamente le dinamiche dialettiche tra l'azienda Asl e il centro per le riabilitazioni sarebbe sicuramente meglio che i due soggetti fossero rappresentati da persone diverse. L'altro aspetto per cui ci preoccupa la nomina del dott. Damone sta nel fatto che non sia in alcun modo espressione di questo territorio. L'ex senatore Brunale poteva sentire diversamente la responsabilità del ruolo di presidente di Auxilium, perché vivendo a Volterra  manteneva rapporti e contatti quotidiani con i circa 180 dipendenti del centro. Il dott. Damone vivendo altrove e dovendosi occupare anche di molte altre cose contemporaneamente non può sentire nella stessa misura la sua responsabilità verso tutte le persone che lavorano in Auxilium. Questa circostanza in un così duro e prolungato periodo di crisi non può non preoccuparci.  Damone ha dichiarato che per l'anno in corso la perdita di esercizio di Auxilium sarà sensibilmente inferiore a quella dell'anno precedente (548.000 euro) e vogliamo credergli. Ma temiamo che le difficoltà non siano affatto superate e continuiamo a non sentirci tranquilli. Anche perché le dimissioni di Brunale le interpretiamo come un ulteriore segnale d'allarme. Siamo sempre più convinti di aver visto giusto quando, in settembre, avevamo tentato di convincere il sindaco Buselli ad invitare ufficialmente  in Consiglio Comunale il presidente di Auxilium, in quel periodo era ancora Giovanni Brunale, per illustrare situazione e eventuali difficoltà attraversate dal centro per le riabilitazioni. Qualcuno ricorderà che il sindaco e la sua maggioranza assistita dalla consigliera Bassini, bocciarono la mozione con la nostra richiesta e impedirono che l'invito a Brunale fosse perfezionato. Per questo motivo il Consiglio Comunale, massima istituzione politica locale, continua ufficialmente ad ignorare quanto accada in Auxilium Vitae. Speriamo di non dover apprendere notizie importanti tardivamente e magari dai giornali. Se accadesse fra gli altri dovrebbe risponderne chi si è assunto la responsabilità di rimandare sine die di prendere coscienza della situazione in atto.

Commissione Sanità, Progetto Originario

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