sabato 7 maggio 2011

NON CI STIAMO

Siamo sconcertati dalla notizia trapelata ieri ufficiosamente dell’imminente chiusura del Punto Nascita di Volterra, per il suo significato soprattutto, ma anche per i tempi e i modi in cui è stata diramata. A noi risulta che il direttore generale della Usl 5, dr Damone, non abbia ancora voluto affrontare il tema del progetto sperimentale del Punto Nascita in alcuna sede ufficiale. Quindi appare particolarmente spiacevole per non dire scorretto lasciare filtrare ad arte notizie così allarmanti, prima di aver affrontato il tema nelle sedi opportune.
La fine della sperimentazione non può essere giustificate sulla base dei piccoli numeri come abbiamo letto, perchè questi sono dovuti allo stesso protocollo ideato dalla Usl 5, che ha istituito filtri troppo selettivi per l’accesso al Punto Nascita di Volterra. Se si intendeva puntare sui numeri, occorreva modificare il protocollo, allargandone maglie ma anche promuovere il parto naturale, almeno nel territorio della Usl 5. L’azienda sicuramente non l’ha fatto, tanto che il Punto Nascita di Volterra per un lungo periodo non veniva riportato neppure nel sito della Usl. Inoltre nel corso dei tre anni trascorsi, l’azienda ha evitato di monitorare la sperimentazione per cercare di implementarla. E’ assurdo pensare che l’unica indagine conoscitiva sul gradimento del servizio e sulla percezione dell’evento parto in Val di Cecina è quella messa in campo in queste settimane autonomamente da noi di Progetto Originario e dal Comitato Ospedale. Iniziative di questo tipo avrebbe dovuto intraprenderle le autorità sanitarie, e già da tempo, per sviluppare e promuovere le proprie attività. Siamo fermamente contrari, quindi, ad ogni ipotesi di chiusura del Punto Nascita, perchè dopo il trasferimento di Pediatria in Medicina, questa sarebbe una nuova tappa importante per raggiungere il definitivo smantellamento di quello che è stato il reparto Materno-Infantile di Volterra. Chiediamo urgenti chiarimenti ufficiali in merito. Ma se servisse, siamo disposti a rimettere in piedi la mobilitazione straordinaria della città, così come facemmo tre anni fa.    

Progetto Originario

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