sabato 23 aprile 2011

Urbanistica al palo.

È passato quasi un anno da quando il Sindaco ha preso in mano l’urbanistica volterrana impegnandosi a dare corso al proprio programma elettorale.
Il primo punto di impegno era il superamento dei Piani Complessi di Intervento, ovvero quel complicato meccanismo che toglie di fatto la possibilità di costruire alle piccole aziende volterrane a vantaggio di una colonizzazione di grandi imprese in odore di sponsorizzazione politica.
Si chiedeva, inoltre, con urgenza la realizzazione di un regolamento per le energie rinnovabili con particolare riferimento al fotovoltaico su cui, anche grazie agli incentivi statali, molti imprenditori locali avevano puntato, con progetti pronti che aspettavano per partire solo le nuove norme comunali.
Il programma di governo prevedeva anche altri punti importanti come la scelta delle aree da destinare ad edilizia residenziale pubblica: l’unica cosa certa, era che per esse non c’era luogo meno adatto dell’affaccio sud ed in particolar modo della zona delle Colombaie.
Un altro punto evidenziato nel programma elettorale era Poggio alle Croci, su cui sono stati addirittura convocati i cittadini in un Consiglio Comunale Aperto che si espressero a maggioranza manifestando la volontà di mantenere libera l’accessibilità ad un area così cara alla memoria dei volterrani.
Infine il piano dei parcheggi pubblici, di cui si aspettava da un  momento all’altro la predisposizione in modo tale da poter capire quale sarebbe stato il futuro assetto di Volterra riguardo al traffico ed alla gestione delle strutture destinate alla sosta delle auto.
Nel momento in cui il Sindaco si accollò l’assessorato all’urbanistica, esisteva un contratto con lo studio legale Toscano per la consulenza necessaria alla predisposizione di un bando pubblico, obbligatorio per i Piani Complessi d’Intervento, ma utile anche a far emergere le volontà diffuse presenti nella città, nell’ottica di improntare la nuova disciplina urbanistica su indirizzi nati alla luce del sole. L’assessore Fambrini aveva inserito le risorse nel bilancio previsionale e dato mandato al dirigente Bianchi di predisporre il bando per la scelta del futuro progettista di piano. Lo stesso Assessore aveva anche dato sostanza alle voci allarmate degli operatori edilizi volterrani, predisponendo con gli uffici comunali una piccola variante di piano.
Che cosa è cambiato da allora?
Il budget destinato alla consulenza legale è stato esaurito per la richiesta del Sindaco di un parere nato e voluto per giustificare un eventuale cambio di rotta sui Piani Complessi di Intervento.
La variante proposta dall’arch. Fambrini è andata in Consiglio Comunale ben otto mesi dopo la sua predisposizione.
Il regolamento sul fotovoltaico ha subito i noti infortuni eolici, facendo allontanare seriamente ogni possibilità di accedere ai finanziamenti pubblici. L’affaccio a Sud e le Colombaie, in particolar modo un noto lotto che da anni si cerca di rendere edificabile, sembra diventato all’improvviso adatto all’edilizia pubblica.
Il progetto su Poggio alle Croci approvato in Giunta prevede come “accessibilità” all’area solamente un percorso prestabilito da seguire scortati da accompagnatori, previa prenotazione e registrazione obbligatoria ai cancelli.
Il piano dei parcheggi è una chimera di cui non si conosce neppure il responsabile incaricato, e tutto lascia intendere che esista solo nelle strategiche indiscrezioni che periodicamente vengono lasciate trapelare a La Nazione.
Il futuro progettista di piano, ripetutamente citato dal Sindaco, stando alle informazioni diffuse dal sito del Comune, non ha ancora ricevuto il necessario incarico professionale per poter iniziare a lavorare.

Progetto Originario

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