venerdì 8 aprile 2011

Pasticci di interessi

La mutazione genetica della lista civica ha prodotto un risultato considerevole ma niente affatto originale. Tra le doti acquisite durante la trasformazione cortigian-qualunquista una delle più alla moda è lo strabismo: lo stesso fenomeno può essere guardato in maniera amorevole o arcigna, a seconda dell’occhio utilizzato. Le nuove regole prescrivono di usare lo sguardo carezzevole e assolutorio per noi stessi, gli amici e gli amici degli amici. Riservando quello del carnefice in tutti gli altri casi. L'esempio più eclatante, condito da scenette goffe e quasi esilaranti, è stato il comportamento tenuto dal direttivo della lista civica Uniti per Volterra in materia di conflitto d’interessi. Tutti ricorderanno i comunicati rabbiosi, scagliati contro Luigi Cocucci, soltanto perché possiede 1000 euro scarsi di azioni del parcheggio La Dogana. Fu messo pubblicamente alla gogna ed esortato senza tanti complimenti a dimettersi da Consigliere Comunale. Il grido di battaglia usato come pretesto e ripetuto in tutte le salse era: “Conflitto d’interessi”.  Nessuno prima d’ora si era mai sognato di sollevare un’eccezione così inconsistente per un seggio in Consiglio Comunale. In quel caso il risultato elettorale sarebbe stato volentieri accantonato e stravolto pur di fare posto a Edoardo Bruni, rampollo di un membro dell’attuale direttivo della lista civica e ulteriore rappresentante del partito neodemocristiano UdC. Qualche anima candida avrà perfino pensato: che straordinaria sensibilità! Quale estrema attenzione al problema del conflitto d’interessi! Ma è bastato aspettare poche settimane e subito è cascato l’asino. Anzi è precipitato a capofitto con un sonoro tonfo nel ridicolo. Quando i giornali hanno tirato fuori presunti rapporti di collaborazione tra l’Assessore all’ambiente Roberto Costa e la società Scout, che lavora per l’appunto nel settore delle energie rinnovabili. Il caso configura un conflitto d'interessi reale questa volta, grande come una casa, ma coinvolge un loro rappresentante. In questo caso il direttivo della lista civica non ha ravvisato neppure un problemino. Neanche l’ombra. Anzi: quando pochi giorni dopo è stata rivelata l’esistenza di un progetto per impiantare un gruppetto di pale eoliche nei terreni del suocero di Costa, prima ancora che venisse approvato il regolamento comunale che avrebbe disciplinato il settore, il solito direttivo s’è affrettato a esprimere solidarietà all’Assessore, mandando a ramengo ogni scrupolo. Non ha sentito più il pungolo della mancanza d’opportunità. Svanita ogni avversione verso il sospetto di interessi personali. E si badi bene, non si tratta più di discutere il ruolo di un Consigliere Comunale che non ha funzioni esecutive, ma di quello ben più decisivo e delicato di Assessore. Adesso, però, va bene tutto. Basta usare l’occhio giusto, dunque.

Manola Rosa – Progetto Originario

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