sabato 16 aprile 2011

Demolire senza costruire

Il bilancio previsionale approvato recentemente in Consiglio Comunale ha, tra le altre cose, sancito il taglio di 20.000 euro al festival cittadino VolterraTeatro. Si partiva da un contributo annuo di 70.000 euro, quindi il sostegno comunale è stato ridotto in una sola volta del 30% circa. Da tempo il festival di VolterraTeatro è oggetto di accese polemiche in città, tanto che ormai è difficile poterne ragionare con un minimo di serenità. Questo rende tutto molto più complicato perché in questi casi il raziocinio è sostituito dagli istinti e la riflessione dal tifo, cosicché il maggiore o minore sostegno a VolterraTeatro può essere banalmente dettato da un mero calcolo in termini di propaganda elettorale, piuttosto che da valutazioni di tipo culturale o anche soltanto promozionali. Siamo arrivati al punto che alla domanda su cosa sia VolterraTeatro sempre in meno sanno cosa rispondere e quando lo fanno è sempre confondendo la Compagnia la Fortezza, il Teatro Stabile in Carcere, Punzo e Carte Blanche e dimenticando che alla base di tutto c’è la Città di Volterra e il proprio Comune.
A nostro avviso un'amministrazione che sappia svolgere il proprio lavoro non può non tener conto dei rapporti che da tempo intercorrono tra questa manifestazione e le diverse istituzioni presenti sul territorio, né dovrebbe agire senza prima calcolare tutte le conseguenze delle sue azioni. Attualmente la Regione Toscana sostiene istituzionalmente e finanziariamente soltanto quattro o cinque festival teatrali di carattere regionale. Tra i quali VolterraTeatro. Ricordiamocelo, in un territorio che racchiude ben dieci capoluoghi di provincia. Si noti che la Regione sostiene il nostro festival cittadino perché è un evento culturale di fama internazionale (recensito positivamente anche da testate europee e extraeuropee), ma anche in ragione del livello di coinvolgimento delle nostre istituzioni locali. Perché le richieste di finanziamento che ogni anno arrivano in Regione sono senza dubbio molte e, dovendo forzatamente fare selezione, vengono privilegiate quelle che godono del sostegno convinto del Comune di appartenenza. Quindi, allorquando il Comune di Volterra decide di ridurre significativamente il proprio sostegno al festival VolterraTeatro, deve avere la consapevolezza che questa scelta per prima cosa mette a rischio l'appoggio che anche le altre istituzioni, tra cui Regione e Provincia, offrono da anni a questa manifestazione. In parole povere, la decisione dell'amministrazione comunale comporta il serio pericolo che i finanziamenti che Regione e Provincia indirizzano da anni a VolterraTeatro prendano la via di altre città. Questo per Volterra significherebbe meno cultura, meno prestigio, meno promozione. A noi sembra, dunque,  un'iniziativa grossolana procedere per primi a tagliare VolterraTeatro, che comunque la si pensi è una manifestazione culturale riconosciuta e apprezzata internazionalmente, senza possedere neppure uno straccio di alternativa. Forse avremmo compreso questa scelta se l'amministrazione avesse deciso di puntare su un altro evento con pari potenzialità, ma nel caso attuale si procede a demolire quello che c'è, senza avere in serbo nessun'altra ipotesi di lavoro. Noi pensiamo che avesse ragione l'ex assessore Furlanis, quando sosteneva che VolterraTeatro avesse bisogno ormai di un percorso di rigenerazione per ritrovare un solido rapporto con la città e con le altre realtà artistiche locali, passando anche da una diversa (più variegata) formula per la direzione artistica del festival. Ma che occorresse in ogni caso pensare VolterraTeatro come una grande risorsa cittadina da cui semmai partire per accrescerne le prospettive, non semplicisticamente come un problema da eliminare.


Progetto Originario – Lista Civica

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