venerdì 8 aprile 2011

Aggrappati all’ultradestra

Le prime avvisaglie del nuovo sodalizio s’erano avute più di un mese fa. Il Consiglio Comunale del 2 Marzo, con l'intesa tra Bassini e la maggioranza sul tema del “Quoziente familiare”, mise in scena le prove generali di quanto poi sarebbe dovuto accadere in seguito: il patto tra l’estrema destra volterrana e la lista civica ormai depurata da ogni traccia di elementi di sinistra, progressisti o anche soltanto indipendenti. Antonella Bassini, la consigliera arrivata in Palazzo dei Priori grazie ai voti della lista “Il Popolo per Volterra” che successivamente la disconobbe, da tempo ha trovato l’appoggio dell’estrema destra. Una compagine riconducibile ad un piccolo ma aggressivo partito, “La Destra” di Storace, quello che la scorsa estate organizzò l’incontro col neofascista Tilgher, già fondatore di Avanguardia Nazionale. Un partito ansioso di entrare a far parte dell’amministrazione comunale per cominciare a far breccia in Toscana, la storica roccaforte delle odiate sinistre. Una strategia di penetrazione che l'estrema destra persegue da tempo. Si pensi al caso dell'organizzazione Forza Nuova, notoriamente ben radicata in Lazio ma che di recente ha inaugurato tra mille polemiche alcune sedi anche dalle nostre parti. Non vanno tanto per il sottile, l’importante per loro è entrare nel grande gioco delle amministrazioni. L’obiettivo è semplice: costruirsi una solida base elettorale in terre finora avverse, utilizzando gli strumenti del potere locale ma anche facendo leva su sperimentati slogan demagogici tipici della destra sociale. Seguendo un pò l’esempio della Lega nel nord Italia, anzi mettendosi in diretta concorrenza con essa in tutto il centro del Paese, per cercare di raggiungere quella parte di elettorato popolare, delusa e magari arrabbiata per gli effetti della grave crisi economica. La Volterra governata dal sindaco Buselli rappresentava una facile preda, che come tale è stata carpita. Alla prova dei fatti Buselli si è rivelato un sindaco debole e quindi incapace di mantenere una linea coerente. Ma soprattutto è apparso facilmente raggirabile, come dimostrato dal caso Orsi, perché sensibile alle lusinghe e alle adulazioni. Per mesi si è limitato a cercare di liberarsi dalle personalità che temeva potessero offuscare la sua immagine. Purtroppo per lui le persone dotate di quelle caratteristiche erano troppe e alla fine si è ritrovato con una squadra ridotta all’osso, ridotta ormai a minoranza in Consiglio Comunale. Inoltre la progressiva campagna di epurazione degli elementi più solidi e preparati, gli ha lasciato quelli più disposti a scendere a compromessi pur di rimanere in sella. Pochi elementi e poco pregiati, dunque. Colta la necessità di rimpannucciare ad ogni costo una lista ormai stravolta e sfibrata, la destra massimalista ha trovato terreno fertile per il suo ingresso trionfale a Palazzo dei Priori. Conquistando il governo di una cittadina importante, giusto nel cuore della Toscana. Garantendosi una presenza tanto più salda quanto ormai assolutamente determinate per sorreggere la traballante amministrazione Buselli.  

Silvia Sestini, Progetto Originario

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