sabato 2 aprile 2011

Acqua passata

Le discussioni relative all’accordo Monopoli-Solvay hanno dilaniato per molti anni questa zona, perché l’episodio coinvolge l'uso delle risorse principali di questo territorio (acqua e sale) e l'idea stessa di tutela dell'ambiente nonché il modello di sviluppo che si intende perseguire. La sentenza del TAR della Toscana, emanata alla fine di Dicembre scorso, ha rimesso seriamente in discussione la cessione della totalità dei giacimenti salini dell'Alta Val di Cecina alla società Solvay. Quantomeno ha bocciato l'impianto su cui si reggeva il progetto di sfruttamento, riconoscendo come contraddittorie le misure di tutela della risorsa idrica richieste dalla Regione alla multinazionale belga. Dopo quella sentenza sarebbe servita un'azione politica pronta ed incisiva nei confronti della Regione, sulla base della documentazione oggi disponibile e sulla accresciuta sensibilità verso l’impiego di risorse naturali preziose e a rischio di esaurimento. Disgraziatamente il Comune di Volterra non è stato capace di intraprendere una simile azione e, nonostante le ripetute sollecitazioni da parte nostra e di associazioni per l’ambiente, è stato perso molto tempo prezioso. Fino al  Consiglio Comunale del 2 di Marzo. In quell'occasione una mozione portata da Sinistra per Volterra e votata all'unanimità impegnò il sindaco affinché chiedesse “alla Regione di non impugnare la sentenza del TAR”, e ancora che agisse “presso la Regione affinché rivedesse il dispositivo della VIA per il progetto di coltivazione delle ex concessioni della Salina di Stato e, in particolare, le misure di salvaguardia per: a) l’acqua per usi civili; b) la risorsa salgemma; c) l’abitato di Saline di Volterra per il rischio subsidenza; d) preveda inoltre misure di compensazione per riportare risorse per l’ambiente e il territorio”. Troppo tardi.
In assenza di un tempestivo intervento delle amministrazioni locali, la Regione ha proceduto presentando opposizione alla sentenza del TAR, rilanciando così la partita sul piano giuridico. Peccato, perché si è trattato di un'occasione più unica che rara per rimettere la materia su di un tavolo politico di trattativa che consentisse un’intesa più vantaggiosa per la nostra comunità. Ma serviva una diversa sensibilità e probabilmente anche una maggiore competenza, che in questi casi spesso corrobora la prima. Purtroppo l'attuale amministrazione comunale non sembra adeguata a sostenere simili iniziative, che anzi in realtà non sembrano neppure interessarle troppo. Infatti, sembra molto più concentrata su altri temi come la ripavimentazione di vicolo Mazzoni o l'acquisto di ulteriori stock di lampioni. E' passato soltanto poco più di un anno e mezzo dalla campagna elettorale, ma sinceramente sembra un secolo. Il programma della ex lista civica, quella che si presentò ai cittadini nel 2009 e che adesso non esiste più, recitava letteralmente: “Allo sfruttamento delle risorse minerarie del territorio non corrisponde un adeguato ritorno né in termini economici diretti, né in termini occupazionali. L’estrazione massiccia del salgemma da parte di Solvay SpA impoverisce rapidamente le riserve del minerale, genera problemi ambientali e di stabilità dovuti a fenomeni di subsidenza e sottrae al fiume Cecina, principale risorsa idrica del territorio, quantitativi d’acqua enormemente superiori a quelli per uso civile, accentuando la carenza della risorsa nei periodi di siccità”. Proseguiva, quindi, assumendo precisi impegni che nessuno oggi sembra neppure ricordare lontanamente: ”L’amministrazione Comunale dovrà intervenire negli ambiti competenti per garantire la priorità degli approvvigionamenti idrici agli usi civili. Occorrerà esercitare pressioni sulle amministrazioni sovraordinate affinché allo sfruttamento delle risorse idriche e minerarie corrisponda un adeguato canone come indennizzo al territorio, necessario anche a garantire l’accurato monitoraggio della subsidenza nell’abitato di Saline di Volterra”. Eravamo ancora in campagna elettorale, appunto, e si trattava di un'altra lista civica, molto più variegata e plurale, dove dimoravano anche queste sensibilità e questi modi di pensare. Poi venne la conquista del Palazzo e nelle persone predisposte a ciò presero piede le più volgari logiche di potere con tutte le lusinghe che sempre si portano dietro. Come spesso succede, dunque, quegli impegni si sono trasformati in misere parole al vento.  


Progetto Originario - Lista Civica

Nessun commento:

Posta un commento