domenica 27 marzo 2011

Occhi aperti sull’ospedale



L’ultimo Consiglio Comunale con parere quasi unanime dette mandato al sindaco di avviare una trattativa tra le amministrazioni locali e la Regione in materia di sanità, sulla base di una prima bozza di protocollo d’intesa. Tuttavia, l’ampia convergenza nel voto non fotografa con precisione la situazione, che vede ancora profonde differenze d’opinione tra le forze politiche volterrane in materia di sanità. Materia importante che continua a generare speranze ma anche forti preoccupazioni. I rappresentanti di Progetto Originario, nell’intervento del capogruppo Bernardini, espressero in Consiglio numerose perplessità per un protocollo d’intesa presentato dalla maggioranza, fin troppo sbilanciato nel cavalcare le future ristrutturazioni edilizie del S. Maria Maddalena. In un periodo di grave e perdurante crisi economica, non riteniamo sia auspicabile né per la sanità Toscana e neppure per Volterra esaurire le poche risorse ancora disponibili nella demolizione e ricostruzione di strutture edilizie ancora recenti e piuttosto funzionali, senza spendere una parola per gli investimenti sul personale e sull’innovazione tecnologica. Dunque Progetto Originario presentò un emendamento al protocollo, poi accolto, in cui si chiede alla Regione di investire anche su questi importanti fronti. Che, a nostro parere, potrebbero costituire i veri elementi propulsori della sanità volterrana. Personale e tecnologia sono, infatti, a nostro avviso i fattori strategici su cui si giocherà il futuro del nostro ospedale; molto più decisivi del fantomatico ospedale monoblocco, tanto invocato finora dalla Regione e oggi sposato in pieno anche dall’amministrazione comunale. Tra l’altro abbiamo appreso soltanto dai giornali di un’ipotesi di progetto edilizio, la cui revisione daterebbe Aprile 2010, che accorperebbe, quasi senza soluzione di continuità Ospedale, Auxilium Vitae e Inail. Pensiamo che, se il progetto fosse quello effettivamente ipotizzato dalla Usl 5, il sindaco avrebbe dovuto almeno illustrarlo in Consiglio Comunale, visto che il protocollo d’intesa parla proprio di questo. Se l’ipotesi della “profonda ristrutturazione edilizia”, citata nel protocollo, non è soltanto un modello ideale, come il sindaco ha sempre sostenuto, ma sottende un progetto reale, abbastanza dettagliato da richiedere un documento illustrato e articolato in oltre 50 pagine, allora avremmo dovuto esserne messi a conoscenza. Invece, l’esistenza di un elaborato simile è stata sempre negata dal sindaco e dall’assessore alla Sanità. Questo comportamento non ci meraviglia più, ma continua a non piacerci. Inoltre, se auspichiamo il rafforzamento di tutte le possibili sinergie tra l’Ospedale e il comparto delle riabilitazioni, diffidiamo invece dalla ricerca di soluzioni promiscue. Alla luce dell’esperienza degli ultimi anni, temiamo infatti soluzioni in cui sia possibile ridurre, in maniera strisciante, progressivamente gli spazi, anche fisici, del presidio ospedaliero. Magari a vantaggio delle riabilitazioni. Secondo una logica di scambio un pò perversa: ti tolgo pezzi di ospedale, ma in cambio aggiungo qualcosa alle riabilitazioni. Quest’ultime hanno certamente tutto il diritto di svilupparsi e prosperare, anzi, lo auspichiamo di cuore, pensando che potrebbero in molti casi aiutare a far progredire tutto il comparto sanitario. Ma se crescono insieme: ospedale e riabilitazioni. In un quadro in cui il presidio ospedaliero volterrano, attrezzato con tutte le specialistiche di base, resti un punto fermo, perché garanzia di sicurezza per chi vive in questo territorio.       

Progetto Originario - Lista Civica

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