sabato 22 gennaio 2011

Sulla richiesta di dimissioni di Cocucci

L'articolo integrale:


Una lista imbarazzante


Quando la mala fede si miscela alla dabbenaggine, la mistura che ne deriva è esplosiva. L’attuale consiglio della lista civica, chiedendo le dimissioni del consigliere Cocucci, ha oltrepassato i confini del grottesco, fornendo chiara riprova della propria inconsistenza morale e cognitiva. La spiegazione fornita, infatti, manca completamente dei nessi logici ma denota un’evidente ambizione che l’articolista de La Nazione non ha fatto fatica a comprendere, svelandola sul finale dell’articolo. Questa richiesta di dimissioni è del tutto strumentale e finalizzata a consentire l’ingresso in Consiglio Comunale di Edoardo D. Bruni, figlio di un membro del consiglio della lista civica e primo dei non eletti, nonché ennesimo candidato di area UdC e quindi in tutta evidenza vicino all’assessore Moschi. Purtroppo in questo Paese per far parte del Consiglio Comunale occorre ancora conquistare un numero sufficiente di voti. Quindi, a meno che il consigliere Moschi non rassegni anzitempo le proprie dimissioni per scarsa produttività, il nostro giovane candidato dovrà ancora aspettare. Onestamente sembrano poco credibili anche le parole del sindaco, quando si dichiara all’oscuro della richiesta avanzata pubblicamente dal consiglio della lista. Infatti, già nel passato le stesse persone avevano avanzato un serio tentativo per allontanare surrettiziamente dal Consiglio Comunale un membro di Progetto Originario quando, dopo il caso Orsi, proposero di offrire la carica di Amministratore Unico di Asav proprio a Cocucci che, se avesse accettato, avrebbe dovuto lasciare il Consiglio per Statuto. La richiesta fu avvallata dal sindaco Buselli, ma venne prontamente rifiutata dal diretto interessato, che preferì onorare il proprio impegno istituzionale a fronte della convenienza economica dell’offerta. Del resto un analogo espediente fu perpetrato dal sindaco anche nei confronti di Elisa Tonelli, quando le venne proposta la nomina al Santa Chiara.  
Se poi il sindaco o l’assessore Paolo Moschi avessero ravvisato qualche irregolarità riguardo al parcheggio di Piazza Martiri avrebbero semplicemente il dovere di denunciarla. Vero è che la pianificazione delle opere pubbliche, dopo un anno e mezzo di amministrazione e nonostante ripetute esortazioni ribadite in Giunta, risulta carente di un serio piano dei parcheggi. Ma a chi attribuirne la responsabilità se non all’assessore alle Opere Pubbliche, Paolo Moschi? La responsabilità, in uno stato di diritto, non s’irradia a caso né in base al credo politico, ma ha un terminale preciso che coincide con chi detiene la specifica competenza. La richiesta della lista civica, firmata da Alessandro Pineschi, scade poi ben oltre i confini del ridicolo, quando motiva le dimissioni di Cocucci da Consigliere Comunale perché gestisce un’agenzia immobiliare. Inaugurando un nuovo tipo di ineleggibilità, che andrà prontamente segnalata alle due Camere e ai costituzionalisti, affinché aggiornino la legge fondamentale dello Stato Italiano.     
Resta comunque l’imbarazzo per un consiglio della lista civica evidentemente al di sotto di ogni standard di decenza. A riprova del danno perpetrato quando, per troppa indipendenza, vennero scacciati i fondatori del progetto, sostituendoli con entusiasti del giorno dopo.   

 Progetto Originario –Lista Civica

Il Tirreno

La Nazione



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