venerdì 8 ottobre 2010

Karl R. Popper


 Passiamo al problema del potere politico. Platone formulava il problema in questo modo: chi deve comandare? In pochi o in molti? La risposta era: deve comandare il migliore! Sarebbe stata anche la risposta di Mussolini o di Hitler. La domanda rimase essenzialmente sempre la stessa. Marx, appunto, si chiese: Chi deve comandare? I capitalisti o i lavoratori?
Ma la domanda “Chi deve comandare?” è mal posta. Ho proposto di sostituirla con un’altra, e cioè con la domanda: come possiamo organizzare lo Stato e il governo in modo tale che anche i governanti cattivi non possano provocare danni troppo grandi?
In politica, come in altri campi, commettiamo sempre errori ma possiamo sempre sforzarci di trarne feconde lezioni. Andare a caccia dei nostri errori, leggerli per imparare da essi è quello che io chiamo “atteggiamento razionale”, il quale è sempre in opposizione all’autoritarismo: in politica questo metodo dell’apprendimento tramite i nostri errori si fonda sulla libera critica e sull’aperta discussione delle decisioni prese dal governo.

(Karl R. Popper, Come controllare chi comanda)

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