martedì 3 aprile 2018

Volterra (vs) Teatro. L'epilogo


L’amministrazione comunale ha scelto di cancellare dalla programmazione estiva volterrana il Festival Volterra Teatro, adducendo il pretesto di voler trasformare l’evento in un appuntamento biennale e rinviando tutto al 2019. Da notare che il prossimo anno, per sopraggiunti limiti temporali, questa decisione ricadrà su un’altra amministrazione ed un altro sindaco. Che l’amministrazione Buselli abbia un’atavica antipatia per il Festival è cosa nota ed infatti in questi anni si è fatto di tutto per metterlo in ginocchio riducendo al minimo le risorse e organizzandolo all’ultimo minuto con esiti abbastanza scontati sul piano della promozione e della qualità dell’offerta. Sono occorsi 9 anni e l’avvicendamento di 6 assessori alla cultura, attraverso l’erosione progressiva delle risorse investite, per arrivare al dimezzamento attuale. Eppure si è trattato di un’esperienza artistica di indubbio valore, costellata da successi di critica e di pubblico, caratterizzata spesso da originalità e di respiro internazionale. Ci sono stati momenti, come quello all’indomani della caduta delle mura medioevali, in cui il Festival è stato il palcoscenico per raccontare la città, le sue difficoltà e i suoi sforzi per ricostruirsi. Dunque a nostro avviso il Festival è un evento che andava salvaguardato, non foss’altro perché è l’unico evento culturale di peso organizzato dal Comune di Volterra. Negli ultimi anni l’Amministrazione, però, ha preferito scegliere la strada di concedere il patrocinio per questa o quella iniziativa o girare qualche contributo all’associazione di turno, portando avanti in maniera confusa le scelte culturali e soprattutto rinunciando ad un ruolo di guida nell’impegno per il settore.  Segnaliamo che la Commissione europea ha recentemente reso pubblica la prima edizione assoluta dell' Osservatorio della cultura e della creatività urbana, dal cui lavoro è emerso che: 1) la cultura e la creatività contribuiscono a tassi di crescita economica più alti e sono fondamentali per le città a basso reddito. 2) La dimensione di una città non determina i suoi risultati in ambito culturale e creativo. Anzi le città di piccole e medie dimensioni ottengono in media risultati migliori rispetto a quelle più grandi.
Quindi anche dal punto di vista politico ed economico, si conferma drammaticamente sbagliata la strategia dell’Amministrazione Comunale di diminuire il proprio impegno in favore delle attività culturali, perché è proprio questo il settore su cui una città delle dimensioni e delle caratteristiche di Volterra dovrebbe puntare per progettare il proprio futuro.
                                                            

  Progetto per Volterra


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