lunedì 8 maggio 2017

Tracce di radioattività nell’acqua che beviamo?

Durante il consiglio comunale di venerdì scorso il gruppo Progetto per Volterra ha posto il quesito al sindaco sotto forma di interrogazione scritta.
L’antefatto è il seguente. Nei giorni precedenti abbiamo reperito per puro caso dal web una tesi di laurea in Tossicologia Analitica presentata alla Facoltà di Farmacia di Pisa dal titolo “La radioattività nelle acque destinate al consumo umano della Toscana”. La tesi riferisce in modo circostanziato di un’indagine capillare eseguita nel 2012 dalle ex Autorità di Bacino (ATO) sulla qualità delle acque distribuite dalle fontanelle pubbliche. Più precisamente l’indagine fu eseguita Comune per Comune per verificare l’eventuale presenza di radionuclidi nelle acque. Da questo studio sono emerse varie informazioni di cui due particolarmente importanti per quanto riguarda il nostro Comune. La prima, soltanto in tre campioni d’acqua su 60 prelevati da fontanelli pubblici sono state rilevate concentrazioni oltre la soglia di attenzione di attività alfa-totale, ovvero a Volterra, Empoli e Casciana. La seconda, soltanto in due campioni su 60 sono state rilevate concentrazioni oltre la soglia di attenzione di attività beta-totale e più precisamente a Volterra e Pitigliano.
Ora, pur volendo evitare facili allarmismi, la circostanza preoccupa e smuove numerose domande. Infatti, posto che le Autorità di Bacino sono enti composti dagli stessi Comuni in cui è suddivisa la Regione, ci siamo chiesti perché nel nostro Consiglio Comunale non è mai arrivata alcuna informazione circa l’esistenza stessa di questa ricerca e soprattutto sui risultati che ne sono scaturiti?
Un’altra ovvia domanda è se, a seguito delle analisi effettuate nel 2012, siano state predisposte ed eseguite ulteriori indagini a riguardo e quali siano gli eventuali risultati. E ancora, se siano state intraprese dal 2012 ad oggi misure atte a depurare dalla presenza di radionuclidi le acque distribuite dalla rete comunale di Volterra. In sintesi abbiamo chiesto cosa abbiano fatto dal 2012 ad oggi Regione, Autorità Idrica Regionale (AIT), Asa, ASL, ARPAT e Comune per salvaguardare la salute dei cittadini, per informarli di eventuali rischi ambientali e sanitari e per monitorare la situazione. Tali domande, articolate in 12 quesiti puntuali e dettagliati, le abbiamo rivolte in apertura di Consiglio al sindaco Buselli, principale autorità sanitaria locale (ai sensi dell'art. 32 della legge n. 833/1978), affinché fornisca con la sollecitudine adeguata al tema in discussione risposte altrettanto puntuali e dettagliate.

Progetto per Volterra


                                                             

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