Durante il consiglio comunale di venerdì scorso il
gruppo Progetto per Volterra ha posto il quesito al sindaco sotto forma di
interrogazione scritta.
L’antefatto
è il seguente. Nei giorni precedenti abbiamo reperito per puro caso dal web una
tesi di laurea in Tossicologia Analitica presentata alla Facoltà di Farmacia di
Pisa dal titolo “La radioattività nelle acque destinate al consumo umano della
Toscana”. La tesi riferisce in modo circostanziato di un’indagine capillare eseguita
nel 2012 dalle ex Autorità di Bacino (ATO) sulla qualità delle acque
distribuite dalle fontanelle pubbliche. Più precisamente l’indagine fu eseguita
Comune per Comune per verificare l’eventuale presenza di radionuclidi nelle acque.
Da questo studio sono emerse varie informazioni di cui due particolarmente
importanti per quanto riguarda il nostro Comune. La prima, soltanto in tre
campioni d’acqua su 60 prelevati da fontanelli pubblici sono state rilevate
concentrazioni oltre la soglia di attenzione di attività alfa-totale, ovvero a
Volterra, Empoli e Casciana. La seconda, soltanto in due campioni su 60 sono
state rilevate concentrazioni oltre la soglia di attenzione di attività
beta-totale e più precisamente a Volterra e Pitigliano.
Ora, pur
volendo evitare facili allarmismi, la circostanza preoccupa e smuove numerose
domande. Infatti, posto che le Autorità di Bacino sono enti composti dagli
stessi Comuni in cui è suddivisa la Regione, ci siamo chiesti perché nel nostro
Consiglio Comunale non è mai arrivata alcuna informazione circa l’esistenza stessa
di questa ricerca e soprattutto sui risultati che ne sono scaturiti?
Un’altra
ovvia domanda è se, a seguito delle analisi effettuate nel 2012, siano state
predisposte ed eseguite ulteriori indagini a riguardo e quali siano gli
eventuali risultati. E ancora, se siano state intraprese dal 2012 ad oggi
misure atte a depurare dalla presenza di radionuclidi le acque distribuite
dalla rete comunale di Volterra. In sintesi abbiamo chiesto cosa abbiano fatto
dal 2012 ad oggi Regione, Autorità Idrica Regionale (AIT), Asa, ASL, ARPAT e
Comune per salvaguardare la salute dei cittadini, per informarli di eventuali
rischi ambientali e sanitari e per monitorare la situazione. Tali domande,
articolate in 12 quesiti puntuali e dettagliati, le abbiamo rivolte in apertura
di Consiglio al sindaco Buselli, principale autorità sanitaria locale (ai sensi
dell'art. 32 della legge n. 833/1978), affinché fornisca con la sollecitudine adeguata
al tema in discussione risposte altrettanto puntuali e dettagliate.
Progetto per Volterra
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