domenica 27 maggio 2012

Protocollo, forse

Per chi, come noi di Progetto Originario, giudica inadeguati e insufficienti i contenuti del Protocollo sulle politiche sanitarie approvato a novembre 2011 in Consiglio Comunale, può anche far piacere che il sindaco neghi di aver apposto la sua firma su quel documento, quasi a prenderne le distanze. Ricordiamo, però, che fu lui stesso ad annunciare di aver siglato quel testo assieme a direttore Damone, nel corso di un incontro pubblico tenutosi all'albergo Il Nazionale in cui intervenne anche l'ex assessore regionale alla Sanità, Scaramuccia. Non solo. La circostanza fu ribadita sempre da Buselli a stretto giro in molte sedi, per esempio sul settimanale d'informazione della Toscana Ovest OgniSette, che riportò un titolo eloquente: “Firmato il protocollo sull'ospedale”. Sul settimanale l'avvio dell'intervento del sindaco, come spesso gli accade, fu trionfale: “Il percorso è stato articolato e pieno di ostacoli - commenta il sindaco Buselli - ma ce l'abbiamo fatta. Si tratta di un risultato fondamentale per la sanità volterrana e del territorio. Il nuovo piano Socio-Sanitario Integrato dovrà prevedere un adeguato piano di investimenti per la riorganizzazione del presidio di Volterra, che sarà integrato con i proventi della vendita di Poggio alla Croci, che verranno tutti riversati su Volterra, sulla base anche di un precedente Protocollo da noi varato”. L'ultimo intervento del sindaco sulla pagina de Il Comune Informa è stato poi grottesco, quando afferma che avrebbe chiesto invano l'appoggio di Progetto Originario in sede di Società della Salute. In quella sede non sono rappresentati i gruppi consiliari, lo sanno anche i bambini. I gruppi consiliari, lo dice la parola stessa, stanno in Consiglio Comunale. Quello è il loro ambito e devono rispondere degli atti del Consiglio. Quanto al protocollo, ribadiamo il concetto: se siamo ancora in tempo, prima della firma definitiva del documento in Regione, chiediamo di inserirvi alcune garanzie minime per evitare l'accorpamento di Cardiologia e almeno il ripristino di alcuni servizi dell'attività Materno-Infantile che così com'è rischia di trascinare nel vortice dei tagli anche l'attività chirurgica ginecologica.

Commissione Sanità, Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento