venerdì 4 marzo 2011

Via col vento


Se le ricostruzioni descritte da Il Tirreno sul caso Energie Rinnovabili fossero vere, si profilerebbe uno scenario inquietante per questa città. Significherebbe che anche a Volterra ha preso piede il classico schema dei furbetti all’italiana che approfittano di posizioni interne alla pubblica amministrazione per avvantaggiare se stessi e gli amici, intessendo un giro di affari all’ombra dei futuri strumenti di pianificazione comunale. Dobbiamo augurarci che gli avvenimenti illustrati non corrispondano al vero, altrimenti dopo il sogno della trasparenza e dell’efficienza cadrebbe miseramente anche l’illusione dell’onestà e della correttezza. Per togliere, quindi, ogni ombra di dubbio sull’Amministrazione Comunale è necessario e urgente fare chiarezza. Per questo il gruppo di Progetto Originario ha presentato al Consiglio Comunale di mercoledì 2 Marzo una mozione che impegna il Sindaco a presentare, a nome del Comune, un esposto alla Procura della Repubblica affinché indaghi sulla vicenda. In caso di risposta negativa, gli esponenti di Progetto Originario avevano già preannunciato che avrebbero comunque provveduto a proprio nome in tal senso. Ma è chiaro che, dopo le ipotesi di commistione tra interessi pubblici e privati adombrate dai giornali, sarebbe stato uno smacco per l’Amministrazione perdere l’ultimo treno per avanzare a nome delle istituzioni cittadine una forte richiesta di chiarezza.  Ma cerchiamo di rimettere insieme i pezzi del mosaico emersi in questi giorni dalle rivelazioni e dai documenti illustrati dai giornali. Il primo fatto certo è che Amministrazione Comunale di Volterra ha affidato in data 15 Ottobre 2010 mandato per la stesura del Regolamento sulle energie rinnovabili al dr Meneguzzo, esperto del CNR. Il Regolamento dovrà stabilire i criteri per l’utilizzo di queste tecnologie e i principi attraverso i quali individuare sul territorio comunale i siti idonei ad impiantarle. Il 15 Febbraio, Il Tirreno pubblica un’intervista a Simone Grossi, rappresentante legale della società Scout che opera nel settore delle Rinnovabili, nella quale lo stesso dichiara che l'attuale assessore all'ambiente, Roberto Costa, “ ha collaborato nella ricerca preventiva di siti idonei su cui istallare gli impianti” e più avanti aggiunge “ci ha anche aiutato a gestire i rapporti propedeutici con i privati per l'acquisizione dei diritti di superficie dei terreni”. L’articolo sottolinea inoltre che la società Scout si avvale costantemente della collaborazione professionale del dr Meneguzzo. Il giorno dopo lo stesso quotidiano riporta un’intervista all’Assessore Costa che smentisce categoricamente, sostenendo: “non ho mai avuto alcun tipo di rapporto con la società Scout”. Anche Grossi ritorna sulle proprie dichiarazioni, smentendole. Il 18 Febbraio, Il Tirreno torna sull'argomento rivelando l’esistenza di un progetto, datato Luglio 2010 per l'istallazione di quattro minipale eoliche, predisposto dalla Società Scout, da ubicare all'interno dell'azienda agricola di proprietà del sig. Sale Antonio, suocero dell’Assessore Roberto Costa. Da notare che tale progetto precederebbe di ben tre mesi il conferimento dell'incarico per la stesura del Regolamento sulle rinnovabili, unico strumento con il quale potranno essere individuate le zone idonee all’installazione dei suddetti impianti. Il 26 Febbraio arriva la ciliegina: ancora Il Tirreno segnala l’esistenza di una scrittura privata, sottoscritta in data 16 Luglio dal dr Meneguzzo, dal consulente politico di Moschi, Emanuele Orsi, dal consigliere provinciale del PD, Francesco Giani e dal legale rappresentante della Scout, Simone Grossi, nella quale i suddetti stabiliscono che “hanno intenzione di collaborare tra loro al fine di svolgere l'attività diretta all'ottenimento delle autorizzazioni necessarie all'istallazione e alla conduzione degli impianti...”, definendo “i rispettivi ruoli e le conseguenti partecipazioni agli utili che deriveranno dall'ottenimento, vendita, cessione e/o gestione delle autorizzazioni”. Tutto questo, ribadiamo, 3 mesi prima del conferimento dell’incarico al dr Meneguzzo e circa 6 mesi prima che venisse redatta la prima stesura del Regolamento. Di fronte a questo quadro il gruppo consiliare di Progetto Originario ha ritenuto indispensabile richiedere al Sindaco di presentare, a nome dell’Amministrazione di Volterra, un esposto alla Procura della Repubblica affinché venga fatta piena luce sugli avvenimenti sopra riferiti. Ha richiesto, inoltre, sempre al Sindaco di informare il Consiglio Comunale fin dalla prossima seduta di eventuali sviluppi nelle indagini, impegnandolo, infine, a riconsiderare il contributo tecnico del dr Meneguzzo in considerazione dei fatti eventualmente accertati.
Progetto Originario - Lista Civica

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