E'
praticato da secoli, e ancora oggi nelle famiglie numerose, l'uso di
passare di mano in mano i cosiddetti panni smessi. Gli abiti ancora
buoni vengono trasmessi dai fratelli più grandi ai più piccoli,
seguendo una scala di valori in cui l'economia domestica e il rifiuto
dello spreco sopravanzano il bisogno di sfoggio funzionale
all'ideologia della società dei consumi. Dunque, non è una critica
ad un diverso impiego delle cose utili quella che ci accingiamo a
esporre. Perché nel caso della fontanella di acqua di alta qualità
spostata da Le Colombaie a Saline il principio è del tutto diverso.
Qui, non c'è traccia della perdita di funzionalità del fontanello
per gli utenti di Volterra, come sarebbe accaduto al giubbino di un
fratello maggiore ormai troppo cresciuto. In questo caso la
funzionalità della fonte è esattamente la stessa sia per Volterra
che per Saline. Solo che l'attuale amministrazione comunale, in un
eccesso di campanilismo davvero patologico, non poteva sopportare
l'idea di acquistare un fontanello nuovo per Saline, lasciando a
Volterra il modello del 2010. Già da anni nel piano delle opere
pubbliche era previsto l'impegno di installare un fontanello di acqua
di alta qualità a Saline e, in vista delle elezioni amministrative,
avendo la Giunta stabilito che i tempi erano ormai maturi, hanno
pensato bene di rivedere un po' l'idea iniziale seguendo una
strategia davvero geniale. Ovvero, anziché installare il fontanello
nuovo nella frazione, hanno studiato di spostare a Saline quello
ormai in uso da 4 anni alle Colombaie, per poi impiantare quello
nuovo di zecca a Volterra. Non sia mai che il capoluogo potesse
perdere il primato dell'ultimo modello! Una scelta così gretta da
far vergognare perfino i bambini della scuola materna. Talmente
ridicola da sembrare presa di peso dal soggetto scritto per un film
di Antonio De Curtis: “Totò, Peppino e il fontanello più
sopraffino”.
Progetto
Originario
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