venerdì 3 gennaio 2014

I panni smessi

E' praticato da secoli, e ancora oggi nelle famiglie numerose, l'uso di passare di mano in mano i cosiddetti panni smessi. Gli abiti ancora buoni vengono trasmessi dai fratelli più grandi ai più piccoli, seguendo una scala di valori in cui l'economia domestica e il rifiuto dello spreco sopravanzano il bisogno di sfoggio funzionale all'ideologia della società dei consumi. Dunque, non è una critica ad un diverso impiego delle cose utili quella che ci accingiamo a esporre. Perché nel caso della fontanella di acqua di alta qualità spostata da Le Colombaie a Saline il principio è del tutto diverso. Qui, non c'è traccia della perdita di funzionalità del fontanello per gli utenti di Volterra, come sarebbe accaduto al giubbino di un fratello maggiore ormai troppo cresciuto. In questo caso la funzionalità della fonte è esattamente la stessa sia per Volterra che per Saline. Solo che l'attuale amministrazione comunale, in un eccesso di campanilismo davvero patologico, non poteva sopportare l'idea di acquistare un fontanello nuovo per Saline, lasciando a Volterra il modello del 2010. Già da anni nel piano delle opere pubbliche era previsto l'impegno di installare un fontanello di acqua di alta qualità a Saline e, in vista delle elezioni amministrative, avendo la Giunta stabilito che i tempi erano ormai maturi, hanno pensato bene di rivedere un po' l'idea iniziale seguendo una strategia davvero geniale. Ovvero, anziché installare il fontanello nuovo nella frazione, hanno studiato di spostare a Saline quello ormai in uso da 4 anni alle Colombaie, per poi impiantare quello nuovo di zecca a Volterra. Non sia mai che il capoluogo potesse perdere il primato dell'ultimo modello! Una scelta così gretta da far vergognare perfino i bambini della scuola materna. Talmente ridicola da sembrare presa di peso dal soggetto scritto per un film di Antonio De Curtis: “Totò, Peppino e il fontanello più sopraffino”.


Progetto Originario 

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