Da
un po' di tempo lo sport più praticato in città è quello del
riposizionamento politico. Alcuni che sapevamo arroccati da una vita
su posizioni più che ortodosse scopriamo che improvvisamente si sono
svegliati innovatori, altri che manifestavano posizioni radicali sono
confluiti al centro, in un festival di spostamenti, aggiustamenti e
ricollocazioni che francamente fatichiamo a prendere sul serio.
Questa settimana abbiamo appreso che l'assessore Costa si è iscritto
al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano perché, dice l'assessore “i
cittadini ci chiedono di risolvere i loro problemi quotidiani e
questa nuova sfida va proprio nell'ottica della vicinanza al popolo”.
A quale velocità proceda verso la sua “nuova sfida” e quanto
carburante consumi questa sua nuova vettura l'assessore Costa non lo
dice. Certo è che finora lo sapevamo esponente dell'UDC, assieme a
Moschi e Caruso; come sapevamo che con l'adesione alla lista civica
avrebbe dovuto fare un deciso passo indietro nei confronti dei
partiti. Ma è noto che questo impegno, scandito a più riprese nei
confronti degli elettori alla vigilia delle elezioni del 2009, non è
stato mai rispettato dalla gran parte dei consiglieri di maggioranza,
forti del consenso dello zigzagante sindaco Buselli. Cominciò fin da
subito proprio Moschi a infrangere il patto sancito col resto della
maggioranza e con gli elettori. Infatti, anziché mantenere le
distanze dal suo partito di provenienza, approfittò subito della
vittoria alle elezioni per accreditarsi e farsi nominare dopo pochi
mesi nel direttivo provinciale dell'UDC. Da allora è stata tutta una
rincorsa alla tessera più all'ultima moda, condita da strizzate
d'occhio a Matteoli e Berlusconi, a Storace, a Grillo, a Renzi...
senza dimenticare quasi nessuna forza dell'arco costituzionale.
Ultimamente due consiglieri della nuova maggioranza formatasi nel
2011, Antonella Bassini e Riccardo Leonetti, sono stati insigniti
dall'esponente regionale, Celesti, della titolarità del nuovo
circolo di “Forza Italia, forza Silvio”. Un partito che non
poteva certo mancare tra le fila dei sostenitori buselliani, e
infatti a Volterra è stato varato a tempo di record (primi in tutta
la provincia!). Anche se - ci par di aver capito - si è aperto un
conflitto di legittimità con Costanzi ed altri, che rivendicano a
loro stessi primogenitura e titolarità del partito fondato nel nome
di Silvio (a livello nazionale) e a sostegno di Buselli (a livello
locale).
Nella
stessa maggioranza altri assessori - Gazzarri e Lonzi - hanno puntato
sul ricollocamento all'interno dell'affollatissima barca di Renzi,
non sappiamo ancora con quali esiti. La lega è da sempre degnamente
rappresentata in Uniti per Volterra, dunque adesso non poteva certo
mancare qualcuno che salisse sul carro (forse un carrettino) di
Alfano. E' toccato a Costa, forse il più digiuno politicamente di
tutta la compagnia ma ben pronto a seguire le dritte dei più
smaliziati. Qualcuno doveva pur riempire la casella di Alfano e
Schifani, casomai tra qualche mese potesse calamitare qualche decina
di voti. In politica come nella nobile arte della norcineria non si
butta mai via nulla, ma spesso è un peccato.
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