venerdì 3 gennaio 2014

Il festival delle tessere

Da un po' di tempo lo sport più praticato in città è quello del riposizionamento politico. Alcuni che sapevamo arroccati da una vita su posizioni più che ortodosse scopriamo che improvvisamente si sono svegliati innovatori, altri che manifestavano posizioni radicali sono confluiti al centro, in un festival di spostamenti, aggiustamenti e ricollocazioni che francamente fatichiamo a prendere sul serio. Questa settimana abbiamo appreso che l'assessore Costa si è iscritto al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano perché, dice l'assessore “i cittadini ci chiedono di risolvere i loro problemi quotidiani e questa nuova sfida va proprio nell'ottica della vicinanza al popolo”. A quale velocità proceda verso la sua “nuova sfida” e quanto carburante consumi questa sua nuova vettura l'assessore Costa non lo dice. Certo è che finora lo sapevamo esponente dell'UDC, assieme a Moschi e Caruso; come sapevamo che con l'adesione alla lista civica avrebbe dovuto fare un deciso passo indietro nei confronti dei partiti. Ma è noto che questo impegno, scandito a più riprese nei confronti degli elettori alla vigilia delle elezioni del 2009, non è stato mai rispettato dalla gran parte dei consiglieri di maggioranza, forti del consenso dello zigzagante sindaco Buselli. Cominciò fin da subito proprio Moschi a infrangere il patto sancito col resto della maggioranza e con gli elettori. Infatti, anziché mantenere le distanze dal suo partito di provenienza, approfittò subito della vittoria alle elezioni per accreditarsi e farsi nominare dopo pochi mesi nel direttivo provinciale dell'UDC. Da allora è stata tutta una rincorsa alla tessera più all'ultima moda, condita da strizzate d'occhio a Matteoli e Berlusconi, a Storace, a Grillo, a Renzi... senza dimenticare quasi nessuna forza dell'arco costituzionale. Ultimamente due consiglieri della nuova maggioranza formatasi nel 2011, Antonella Bassini e Riccardo Leonetti, sono stati insigniti dall'esponente regionale, Celesti, della titolarità del nuovo circolo di “Forza Italia, forza Silvio”. Un partito che non poteva certo mancare tra le fila dei sostenitori buselliani, e infatti a Volterra è stato varato a tempo di record (primi in tutta la provincia!). Anche se - ci par di aver capito - si è aperto un conflitto di legittimità con Costanzi ed altri, che rivendicano a loro stessi primogenitura e titolarità del partito fondato nel nome di Silvio (a livello nazionale) e a sostegno di Buselli (a livello locale).
Nella stessa maggioranza altri assessori - Gazzarri e Lonzi - hanno puntato sul ricollocamento all'interno dell'affollatissima barca di Renzi, non sappiamo ancora con quali esiti. La lega è da sempre degnamente rappresentata in Uniti per Volterra, dunque adesso non poteva certo mancare qualcuno che salisse sul carro (forse un carrettino) di Alfano. E' toccato a Costa, forse il più digiuno politicamente di tutta la compagnia ma ben pronto a seguire le dritte dei più smaliziati. Qualcuno doveva pur riempire la casella di Alfano e Schifani, casomai tra qualche mese potesse calamitare qualche decina di voti. In politica come nella nobile arte della norcineria non si butta mai via nulla, ma spesso è un peccato.

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