venerdì 6 dicembre 2013

La scuola dei creativi

La storia della chiusura della scuola di Villamagna si arricchisce di settimana in settimana e porta alla luce nuovi risvolti. Apice della vicenda la delibera di Giunta del 5 novembre 2013, nella quale viene inserita la scuola tra le strutture colpite dall'alluvione del 24 ottobre. Decisione discutibile per non dire anomala, perché quel giorno nella frazione l'acqua caduta è riuscita a malapena a bagnare il terreno. Pochi giorni dopo, come consiglieri comunali di PO, abbiamo effettuato un accesso agli atti per visionare eventuali documenti tecnici su cui poggiassero le reali motivazioni della chiusura, chiedendo al funzionario responsabile del settore tecnico di prendere visione di tutta la documentazione sulla scuola. Ci venne fornito un elaborato con alcune schede per il monitoraggio statico degli elementi non strutturali della scuola di Villamagna datato luglio 2009. Il documento segnalava alcune possibili criticità e la necessità di un approfondimento per “la conoscenza meccanica del paramento murario portante”.Considerato che al 31 dicembre 2010 le amministrazioni pubbliche avrebbero dovuto effettuare puntuali verifiche sismiche sugli edifici pubblici strategici, abbiamo chiesto al funzionario anche gli studi eseguiti per adempiere a quel dispositivo di legge. Ci venne risposto che non era stato fatto nient'altro e che tutto il materiale disponibile consisteva in quello studio preliminare di monitoraggio che ci aveva appena consegnato.
L'intervento che scrissi per la stampa un paio di settimane fa in proposito della scuola di Villamagna ovviamente prendeva le mosse da quella risposta che ricevemmo dal responsabile dell'Ufficio Tecnico. La settimana successiva, però, su questo settimanale mi rispose l'ex dirigente del comune, l'ing. Luigi Bianchi, sostenendo, contrariamente a quanto affermato dal funzionario attuale, che l'incarico per le verifiche sismiche non solo era stato affidato ma che erano stati fatti anche studi più approfonditi, che le scuole erano state tutte schedate e che i documenti erano in possesso dell'amministrazione tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011. Siccome ho sempre apprezzato la gestione dell'ufficio tecnico da parte dell'ing. Bianchi, sapendo che non avrebbe mai scritto una cosa per un'altra, sono ritornato assieme ai colleghi del gruppo in Comune per dirimere una volta per tutte la questione. Non senza difficoltà siamo riusciti a reperire il materiale di cui parlava Bianchi nel suo intervento: i documenti ci sono e l'ex dirigente aveva ragione. Allora delle due l'una: o il funzionario responsabile dell'ufficio tecnico non conosce la documentazione a sua disposizione, oppure ha evitato volontariamente di mostrarci i documenti richiesti. A voi la risposta, tenendo conto che nella seconda fattispecie l'espressione tecnica da impiegare sarebbe “omissione di atti d'ufficio”.
La vicenda si è complicata ulteriormente quando abbiamo appreso che la scuola di Villamagna, oltre ad essere stata segnalata dalla Giunta tra le strutture danneggiate da un'alluvione che lì non è arrivata, veniva chiamata in causa utilizzando la sua chiusura straordinaria come giustificazione dell'esproprio urgente dei terreni destinati al futuro asilo nido previsto in località L'Ortino (quale sia il nesso logico tra un asilo nido e una scuola dell'infanzia è un mistero ancora da sciogliere). In sintesi, verrebbe da pensare che l'amministrazione comunale abbia provato a intercettare i fondi destinati a chi è stato realmente colpito dall'alluvione per sanare una scuola che sapeva da tempo essere strutturalmente vulnerabile, per consolidare la quale nulla ha fatto in 4 anni. Dulcis in fundo adesso vorrebbe perfino utilizzare la chiusura della scuola per forzare i tempi di un cantiere che poteva essere regolarmente aperto programmando meglio i lavori di un progetto approvato da oltre un anno, mettendo così seriamente a rischio il finanziamento regionale per l'asilo.
Entrare a gamba tesa nella vita di 30 bambini, costringendoli a lunghe trasferte quotidiane, è un aspetto che preferisco non commentare per evitare di aggiungere altre spese legali a carico dei cittadini. Comunque si tratta di un bell'esempio di amministrazione “creativa”, ovvero quando l'improvvisazione sostituisce impegno e competenza.

Luigi Cocucci, Progetto Originario

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