Sono
condivisibili le ragioni della manifestazione che si svolgerà a
Firenze sabato 7 dicembre in difesa della sanità e per il diritto
alla salute. Da anni, a fronte della contrazione delle risorse
economiche disponibili, le scelte nella riorganizzazione di tutti i
servizi più essenziali stanno andando nella direzione del
progressivo accentramento dei punti di erogazione, accompagnato della
contrazione dei servizi e dall'introduzione di tickets e prestazioni
a pagamento. In questo complesso processo di revisione del sistema
sanitario vi sono indubbiamente fattori di penalizzazione delle zone
più periferiche, che progressivamente stanno perdendo servizi sia in
termini di numero di prestazioni che di qualità.
Il
tema della sanità a Volterra è un tema di grande importanza per il
ruolo centrale che il nostro presidio ospedaliero svolge per la zona.
E' indubbio che la politica dei tagli si è abbattuta anche qui da
noi, basti ricordare quelli più recenti: dal 2009 ad oggi abbiamo
perso il punto nascita e la pediatria, abbiamo subito il forte
ridimensionamento del laboratorio analisi e l’accorpamento forzato
di cardiologia a medicina. Riorganizzazioni subite nonostante che il
sindaco ci rassicurasse annunciando la firma di volta in volta o di
un protocollo o di un patto territoriale salvifico.
In
materia di sanità dobbiamo constatare purtroppo il fallimento sia
della politica remissiva del passato che di quella propagandistica e
strillata del presente. Probabilmente è sempre mancato, sia prima
che adesso, un confronto serio con la Regione cercando mirato a
trovare un punto di incontro tra le esigenze delle parti.
Negli
ultimi 4 anni non vi è stato un solo momento di confronto leale su
questa materia così delicata. Perfino il tentativo di aprire un
dialogo con l’Assessore Regionale Marroni in sede consiliare,
richiesto all’unanimità da tutte le forze politiche, è sfumato
prima ancora di cominciare per dare libero sfogo alla smania di
visibilità del sindaco. Si è preferito organizzare un’iniziativa
di protesta con tutte le associazioni, le amministrazioni colpite
dalla riforma e un folto drappello di consiglieri regionali eletti
con la lega nord, anziché portare a compimento almeno un tentativo
di confronto tra le istituzioni della Val di Cecina col nuovo
assessore alla sanità in Regione. Per un giorno il titolone sul
giornale è stato conquistato, ma desolatamente solo quello. Sprecata
la prima, non c'è stata una seconda occasione di confronto.
La
rinuncia in partenza da parte dell'amministrazione comunale al
proprio ruolo istituzionale, preferendo sempre giocare su due tavoli,
ha prodotto i risultati fallimentari che abbiamo sotto gli occhi. Si
protesta ma allo stesso tempo si firmano gli accordi con la Asl; si
proclama di aver salvato l’ospedale, per poi sfilare pochi giorni
dopo con la fascia tricolore alla manifestazione contro i tagli. Da
anni viene portato avanti un comportamento ambiguo che da un lato
insospettisce chi crede nelle ragioni della protesta e dall’altro
priva il sindaco e l'amministrazione comunale di qualsiasi
credibilità politica con i suoi interlocutori istituzionali.
Dunque,
nonostante evidenti strumentalizzazioni da parte dei partiti della
destra, quest'ultima protesta è legittima e giustificata. Ma è
indubbio che, se vogliamo ottenere qualche risultato concreto per la
zona, occorre anche e prima di tutto riconquistare il credito che
l'amministrazione comunale ha perso durante questi anni.
Progetto
Originario
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