Abbiamo poco più di un anno davanti prima
di essere chiamati al voto per il rinnovo dell’amministrazione comunale
volterrana e, se il buon giorno si vede dal mattino, continuerà lo sperpero di
denaro pubblico in funzione della campagna elettorale di Buselli & co.
Ricordiamo che la spesa corrente del Comune (il costo solo per il nudo
sostentamento della macchina amministrativa) nell'ultimo anno è cresciuta di
400.000 euro, raggiungendo la bella cifra di 10.770.000 euro all'anno.
L'ultima novità è che l’amministrazione ha
deciso di inaugurare una nuova voce di spesa: 5.000 euro extra per un addetto
stampa esterno a disposizione del sindaco e della giunta come succede nei
grandi comuni. Tutti sanno che per una campagna elettorale che si rispetti ci
vuole un buona dose di propaganda, cosa di meglio che finanziarla con i soldi
dei cittadini?
Poi, non può mancare l’entrata trionfale
per la città. Per cui cadano pure a pezzi cimiteri, franino pure le strade
piene di buche… ma l’assessore Moschi vuole inaugurare una bella rotatoria
sulla via Pisana! Come disse una volta in Consiglio Comunale, una rotatoria c'è
ormai perfino a Ponsacco, come può Volterra restare indietro? Ovviamente non
mancherà una degna cerimonia di inaugurazione, come quella celebrata per la
sostituzione di un metro di corrimano lungo le scale di Palazzo Pretorio, con
tanto di sindaco agghindato in fascia tricolore. Si sa, questa amministrazione
ama tanto le inaugurazioni col nastro, le forbici e lo spumante, tanto da cogliere
qualsiasi occasione: perfino i lavoretti di manutenzione ordinaria sono un buon
pretesto per le cerimonie. In mancanza d'altro, ci si accontenta.
Non poteva mancare, poi, un premio speciale
per i neo-residenti: per loro l'Imu sarà al 4 per mille per i primi tre anni.
Per i vecchi residenti, magari pensionati al minimo, esodati, famiglie
monoreddito, disoccupati, invece, nessuno sconto. Rimane l’aliquota del 5 per
mille, perché questi non sono funzionali alla futura grandezza della città.
Pensando che i neo residenti, proprietari di immobili, capitati negli ultimi
anni a Volterra, sono perlopiù abbienti cittadini stranieri oppure ricchi
milanesi, c’è da chiedersi che bisogno avessero di una aliquota agevolata.
Eppure la crisi economica è evidente e
nessuno può negare che molte famiglie volterrane siano in difficoltà.
Nonostante ciò, per loro non c’è spazio per alcuno sconto sul costo dei servizi
né alcun alleggerimento dell’imposizione fiscale comunale. Neppure si investe
nelle opere pubbliche di primaria necessità oppure per quelle che farebbero
ridurre la spesa pubblica e quindi le tasse (per esempio installando pannelli
solari sugli edifici pubblici). Niente di tutto questo, si pensa alla
propaganda elettorale, ai benestanti russi neo residenti o alle opere
decorative da inaugurare con nastro tricolore e spumante.
Un atteggiamento infantile e fanfarone, che
mal si concilia con un momento così difficile e con le promesse elettorali del 2009, in cui si
rivendicava il cambiamento e l’attenzione ai cittadini ed ai loro bisogni.
Acqua passata evidentemente. Dunque, che la festa continui... per un altro anno
almeno.
Progetto Originario
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