Sono occorsi ben 42 giorni al sindaco Buselli per rispondere alle nostre domande sulla immotivata cancellazione degli impegni assunti solo nel giugno
scorso per i cimiteri di Volterra e di Saline. Moschi, invece, pur chiamato in
causa direttamente in qualità di titolare dell'assessorato alle opere
pubbliche, non ha ritenuto di dover fornire alcuna spiegazione. L'interpellanza presentata da Bernardini il 4 marzo scorso, più volte rilanciata anche sulle
pagine di questo giornale, chiedeva ragione dell'annullamento dei progetti di
ampliamento dei due cimiteri, annunciati come impegni prioritari e urgentissimi
dall'Amministrazione Comunale nel giugno 2012 e improvvisamente accantonati
dalla Giunta dopo soli 4 mesi. La risposta scritta fornita dal sindaco
nell'aula del Consiglio Comunale non spiega i motivi di una programmazione così
balorda e contraddittoria, come quella operata dalla Giunta su questo delicato
tema, anche se qualche ammissione si intravede nel rapido passaggio in cui
afferma che “la questione della programmazione deve fare i conti con la
capacità di spesa”. Evidentemente i 7 milioni di euro di investimenti per i
cimiteri, annunciati al Consiglio Comunale da Moschi nel giugno scorso durante
la presentazione del suo Piano triennale delle opere pubbliche, erano un bluff
colossale o nel migliore dei casi un miraggio che, una volta ancora, non aveva
fatto i conti con le reali possibilità del Comune. Purtroppo, la risposta del
sindaco, pur annacquata tra mille distinguo, non ha dissolto affatto le nostre
preoccupazioni sull'adeguatezza delle strutture cimiteriali comunali alle
esigenze dell'imminente futuro. Tutt'altro. I dati forniti dai tecnici del
Comune confermano una situazione di emergenza ormai alle porte, in cui non fare
nulla appare irresponsabile. Infatti, secondo i calcoli eseguiti dagli uffici,
gli ultimi spazi disponibili nel cimitero di Volterra saranno saturi già a
marzo 2014, pur stringendo al massimo i loculi e operando un programma di
riesumazioni accelerato. Spazio fino a marzo 2014 quindi, dopodichè il diluvio.
Una bella tegola innescata sulla testa dell'amministrazione che si si insedierà
dal prossimo anno a Palazzo dei Priori e sulla città. A Saline di Volterra la
situazione sembra perfino peggiore, perchè secondo il sindaco, “si potrà
arrivare a soddisfare le esigenze fino a fine anno, difficilmente oltre”.
Appaiono molto brutte anche le condizioni del campo santo di San Cipriano dove,
ci viene detto, la situazione “rimane critica” mentre, sempre secondo il
sindaco, a Villamagna i problemi sarebbero minori.
Con la sua risposta il sindaco ha confermato la volontà di procrastinare
a data da destinarsi anche gli impegni per il consolidamento del Cimitero di
Saline, che versa in uno stato penoso da diversi anni. Difatti non parla più di
quei 250.000 euro impegnati per l'intervento già nel 2009 e mai spesi, ma si
limita a elencare una serie di piccole manutenzioni che restano ancora da fare,
dopodichè - afferma - “si procederà al puntuale monitoraggio della struttura
per la verifica della statica della stessa con successiva definizione di
eventuali interventi di consolidamento”.
A fronte di risposte così inadeguate, abbiamo proposto al Consiglio
Comunale del 16 una mozione che chiedeva al Sindaco e a Moschi l'impegno per
reintrodurre nel calendario delle prossime opere pubbliche almeno gli
interventi di adeguamento dei cimiteri comunali di Volterra e Saline. Per
lasciare margine di trattativa e spazio di manovra alla maggioranza, il
documento che abbiamo presentato al Consiglio non riportava cifre precise,
tanto meno quelle fantascientifiche annunciate da Moschi nel Giugno 2012 (7
milioni di euro!), lasciando ai tecnici il compito di quantificare il valore
delle opere più indispensabili. Ancora una volta, nonostante la nostra disponibilità
alla trattativa su un tema così delicato, la mozione stata bocciata senza
alcuna discussione di merito dal voto congiunto della lista Buselli e di
Bassini, che confermano così una precisa volontà di continuare ad investire i
soldi del Comune in lampioncini e altri orpelli. Lasciando indietro esigenze
molto più concrete e, a nostro avviso, prioritarie.
Progetto Originario
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