Al Consiglio Comunale del 16 aprile, per iniziativa del gruppo di
Progetto Originario è stata presentata una mozione per introdurre la buona
pratica di redarre il bilancio consolidato nella documentazione del bilancio
comunale 2013. Il bilancio consolidato negli enti pubblici serve a rendere visibili i risultati di gestione delle numerose società
dei servizi pubblici presenti sul territorio, introducendo un elemento di
trasparenza e di controllo assai incisivo sul fenomeno delle partecipazioni
societarie da parte del Comune. In parole povere, chiedevamo al sindaco e alla
giunta di prevedere una forma di redazione del bilancio più
completa rispetto a quella attuale, che evidenziasse tutte le attività e le
passività interne ed esterne gravanti effettivamente sulle finanze municipali.
Lo scopo è quello di rendere visibili a tutti i risultati annuali delle società
partecipate e controllate dal Comune, come ad esempio: Asa, Asv, Cpt, Apes, S.
Chiara, ecc. Organizzando anche uno spazio apposito sul sito web del Comune,
dove fosse possibile documentarsi in modo semplice e accessibile a tutti. Come
c'era da aspettarsi, il polo Buselli-Bassini ha detto no.
La ragione ufficiale ci è stata fornita dall'assessore Tonelli, che ha
parlato di eccessivo impegno per gli uffici. Eppure le leggi nazionali
renderanno obbligatoria la redazione del bilancio consolidato in tutti i Comuni
tra soli 3 anni, dunque tanto valeva cominciare ad attrezzarsi fin d'ora. Come
hanno già fatto molti Comuni italiani. Pisa, ad esempio, redige il bilancio in
forma consolidata già da 8 anni. Invece,
niente. Dovremmo aspettare finché il Comune non sarà obbligato dallo Stato ad
una maggiore trasparenza. Eppure anche dai dati desumibili dagli allegati al
bilancio comunale del 2012 si può facilmente comprendere quanto sia
indispensabile e urgente maggiore trasparenza nei rapporti tra enti locali e
l'arcipelago di società di varia natura che provvedono ai servizi pubblici sul territorio. A titolo di esempio citiamo il
caso Comune di Volterra-Asa. La situazione di esposizione debitoria di Asa
rispetto al Comune di Volterra oscilla di una cifra vicina ai 103.000 euro, a
seconda che si prendano per buoni i calcoli del Comune o quelli predisposti
dagli uffici della stessa Asa. Una situazione assurda, che rende l'idea del
caos che pervade i rapporti tra pubbliche amministrazioni e società
partecipate. Visto che in definitiva tutti i guai ritornano sulle spalle dei
contribuenti, in tempi così difficili, sarebbe stato un atto saggio introdurre un
minimo di trasparenza e di chiarezza in un settore solitamente molto opaco. Per
Buselli e soci, però, va bene così.
Progetto Originario
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