lunedì 5 novembre 2012

Noi no

La lista civica Uniti per Volterra deve avere una ben misera considerazione dei lettori, per proporre ragionamenti tanto maldestri come quelli esibiti nell'articolo dal titolo “Ma sarà una cosa seria?”. La tesi che propongono è quella classica del complotto. Tutti sono contro di loro: i perfidi giornalisti, le altre amministrazioni (civiche e non), gli altri gruppi consiliari, i dipendenti comunali. Tutti li odiano per ragioni inconfessabili. Ma loro sono “persone oneste estranee alla condotta dei partiti”.  Ma questi della lista civica, non sono gli stessi che godono del sostegno aperto (quasi sbracato) del Coordinamento PDL e finora anche di UDC, lega e Destra storaciana? A sentire certe argomentazioni viene da ridere e da piangere allo stesso tempo.
Persone oneste avrebbero risposto nel merito alle domande che rivolgiamo loro da settimane. La storiella del complotto è proprio quella abusata nei partiti più arraffoni. E poi perché mentire se non c'è nulla nascondere? Come si fa ad affermare che la vicenda benzinopoli sarebbe “riconducibile ad un  unico caso di rifornimento anomalo di carburante”, e “giustificato dalla buonafede” oltretutto? Come si spiegano le schede non compilate in spregio al Regolamento Comunale che le prescrive? E i viaggi in giorni festivi non giustificati? I tre rifornimenti di gasolio eseguiti fuori Volterra su un'auto alimentata a benzina sono forse dovuti ad un maleficio? Perché la media consumi della “macchina del sindaco” sarebbe schizzata a 7km/litro solo dal 2011? Domande che fischiano nel vento da almeno un mese.
Una Giunta onesta avrebbe fornito spiegazioni convincenti, o in mancanza di queste avrebbe prodotto delle scuse pubbliche assieme ad adeguati provvedimenti volti a togliere il sospetto di ulteriori “incidenti di percorso” nell'uso delle auto comunali e delle relative tessere carburante.
La lista Buselli ha scelto un'altra strada, molto più battuta. Tace nel merito o racconta frottole, minaccia e sputa veleni a ripetizione contro tutti quelli che cercano di fare chiarezza.
In politica tutti dicono: noi no, siamo diversi! Pochi oggi riescono a dimostrare di esserlo con i fatti. Quei pochi non sono mai tra quelli che passano tutto il loro tempo a strillare ai quattro venti quanto sono bravi, onesti e devoti.  

Progetto Originario

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