martedì 12 giugno 2012

Tempo di bilanci oculati

Brutto momento per i bilanci dei Comuni italiani costretti a far fronte ai  tagli dei trasferimenti dallo Stato, alla scelta delle aliquote della tanto invisa IMU, ai limiti sempre più ferrei del patto di stabilità, al quasi totale divieto di nuove assunzioni e al taglio obbligato della spesa.
Alla fine dove rimane margine di manovra? Probabilmente solo nella riduzione degli sprechi, nella ottimizzazione dei servizi e nelle scelte oculate e lungimiranti. Non ultimo nel privilegiare questa o quella associazione o iniziativa a seconda delle sensibilità e simpatie.
Tra i piccoli e grandi sprechi del nostro Comune certamente ci sono  i soldi per incarichi e consulenze sulle quali, per fortuna, è intervenuta almeno la legge a dare una sforbiciata. Per non parlare dei soldi buttati per  la propaganda sulla stampa, per nastri e merletti, necessari oramai pure per inaugurare le sciocchezze.
Anche sul fronte della ottimizzazione dei servizi ci sarebbe da chiedersi quanto ci farà guadagnare una convenzione per la gestione associata di scuola e urbanistica con un Comune che dista tre quarti d’ora da Volterra. Sicuramente ci stiamo rimettendo la benzina per i funzionari che si muovono da un comune all’altro e qualche aumento stipendio (visto le maggiori responsabilità). Vedremo presto se avremo risparmiato sui servizi del trasporto scolastico o nel campo dell’urbanistica, poi tireremo le somme.
Sulle scelte lungimiranti tese ad un investimento oggi per ottenere un beneficio domani, rimane tutto da dimostrare e i tempi sono sempre assai lunghi. Intanto nel 2012 la spesa corrente del nostro Comune continua a crescere e questo non è un dato confortante, poiché nel frattempo i servizi calano o sono più cari. Riguardo agli investimenti si è data la precedenza ad interventi quali il 2° lotto della Porta all’Arco e le telecamere alle porte della città, lasciando indietro la messa a norma delle scuole o la realizzazione di parcheggi. Ognuno evidentemente ha le sue priorità.
Sicuramente sono da salutare con sollievo iniziative quali l’affidamento alle associazioni della cura delle aree verdi. Dopo quasi tre anni di gestazione di una iniziativa vista con favore da tutte le forze politiche, la speranza è che almeno in alcuni punti l’erba non sovrasti le recinzioni e qualche volta pure i pedoni, come capita in questi giorni dalle parti del Teatro Romano.
E’ indubbio che  non è facile: mancano i soldi, il personale, ect.  Spesso però ci si ostina in scelte di principio e di propaganda, che non restituiscono alcun risultato pratico, con perdita di tempo e anche di denaro pubblico. Sempre meno e per questo sempre più prezioso.
Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento