mercoledì 20 giugno 2012

Bilancio comunale 2012: una prima impressione

Da una prima analisi del bilancio previsionale 2012 del Comune notiamo il forte aumento della pressione fiscale sui cittadini, dovuta in grandissima parte al grave dissesto dei conti pubblici nazionali. Il taglio dei trasferimenti statali, sostituito dalla possibilità/obbligo di introdurre nuove imposte, avrà necessariamente serie ripercussioni sulla popolazione e in particolare sulle fasce deboli: disoccupati, precari e sottoccupati, nonché i pensionati con pensioni vicine ai minimi. La nuova imposta sugli immobili, l'IMU, si annuncia piuttosto gravosa, perché si stima che sul territorio comunale andrà a provocare un gettito superiore di circa 2 milioni rispetto alla vecchia Ici, includendo nel confronto l'Ici sulla prima casa. In breve, se non è un raddoppio poco ci manca. Inoltre, è previsto un sensibile aumento complessivo delle aliquote Irpef comunali, che sommandosi al recente ritocco della Tarsu definirà un trend di forte crescita della pressione fiscale sulla popolazione residente. Le nuove imposizioni, nell'attuale quadro di crisi economica generale, temiamo che metteranno a dura prova non poche famiglie e numerosi cittadini, già alle prese con una prolungata contrazione dei volumi di affari delle attività e di conseguenza del lavoro. Ma tornando rapidamente al merito del bilancio comunale, preoccupa sicuramente la previsione al rialzo delle diverse aliquote Imu sugli immobili e soprattutto l'intenzione di portare l'aliquota sulla prima casa un punto al di sopra dell'aliquota base del 4 per mille. Preoccupa, inoltre, la crescita costante della spesa corrente dell'ente, prevista in aumento dell'8%, quando sarebbe necessario ridurla sensibilmente o almeno cercare di contenerla. In questo senso, come avevamo ampiamente previsto, la convenzione col Comune di Castelnuovo non è risultata efficace per realizzare economie di scala, per l'eccessiva distanza e l'evidente eterogeneità di vocazione dei due territori.
A fronte di una simile situazione economica, continuiamo a restare stupefatti nel leggere le più fantasiose previsioni in materia di opere pubbliche, affiancate da improbabili intenzioni di accendere mutui milionari a partire dal prossimo anno. In un momento così difficile, occorre procedere tagliando ogni spesa superflua e concentrarsi su pochi indispensabili obiettivi. Lasciando da parte inutili fronzoli e fanciulleschi deliri di grandezza. 

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