martedì 8 maggio 2012

Cardiologia: basterà manifestare?


E' giusto manifestare per l'imminente accorpamento del reparto di Cardiologia con la Medicina Generale, ma capiamo anche come è stata resa possibile quest'ultima “riorganizzazione ospedaliera”. Il documento di programmazione locale sulla sanità si chiama “Protocollo per le Politiche Sanitarie di Zona”. Nella sua prima stesura, del marzo 2011, il Protocollo fu approvato dal Consiglio Comunale di Volterra all'unanimità. Alla voce “Cardiologia” il Protocollo sanciva l'impegno dell'azienda Usl 5 a “mantenere gli attuali livelli di operatività e di assistenza”. Il Sindaco Buselli, in seguito ad 8 mesi di trattativa con il direttore generale Damone, riportò nel novembre 2011 in Consiglio Comunale una versione del Protocollo pesantemente modificata. In quest'ultima stesura, tra altre gravi modifiche al ribasso, ogni impegno rispetto al reparto di Cardiologia risultava scomparso. Anzi, la parola stessa “Cardiologia” risultava completamente cancellata dal documento. Ritenendo che questo reparto rivesta un'importanza chiave per l'ospedale locale, il gruppo di Progetto Originario propose un emendamento al testo portato da Buselli, in cui si recuperasse l'impegno a “mantenere i livelli di operatività e di assistenza del reparto”. L'emendamento fu sorprendentemente bocciato dal gruppo di Uniti per Volterra, proprio il partito del Sindaco (atti del Consiglio Comunale del 28 novembre 2011, decimo punto all'o.d.g.). Questo fu uno dei principali motivi per cui il nostro gruppo, Progetto Originario, non si sentì autorizzato a confermare il voto di marzo, quindi non approvò la versione del Protocollo modificata al ribasso. Continuiamo a pensare, infatti, che il reparto di Cardiologia e l'Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (UTIC) ad esso collegato siano punti di forza del nostro ospedale, sia per la qualificazione che offrono in termini di risposta alle patologie acute sia per le garanzie fornite al vicino centro per la riabilitazione cardiologica (Auxilium Vitae). E' facile capire che indebolendo il reparto di Cardiologia, si pregiudica anche il futuro della riabilitazione cardiologica, le cui eccellenti condizioni di sicurezza vengono garantite, in buona parte, dalla vicinanza di una UTIC in perfetta efficienza. Pensiamo che non fosse difficile da immaginare che eliminando dal Protocollo ogni esplicita garanzia riguardo al ruolo di Cardiologia, l'Amministrazione Comunale consentisse di fatto al direttore Damone di “riorganizzare” il reparto a suo piacere. Purtroppo non si tratta di un reparto qualsiasi: questo riveste un'importanza strategica per l'ospedale e per Auxilium Vitae. Oggi, dunque, per difendere Cardiologia e l'UTIC non ci resta che manifestare in piazza, perché non disponiamo di un Protocollo d'intesa con la Usl 5 che offra precise garanzie a riguardo. Incrociamo le dita e speriamo ardentemente che manifestare basti!

 Luigi Cocucci, Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento