martedì 8 maggio 2012

GLI ATTI E I CORTEI

                         
 Ultimamente la Regione ha preso a ridimensionare con più decisione le strutture sanitarie e in particolare i piccoli ospedali. A Volterra l'opera di ridimensionamento viene portata avanti con fin troppa disinvoltura dal direttore generale della Asl 5, dott. Damone. Sicuramente i suoi predecessori erano stati tutti più cauti, quanto meno un po' più attenti ad ascoltare le esigenze del territorio. Resta il fatto che anche le autorità politiche locali hanno un loro ruolo. La legge stabilisce che il sindaco è l'autorità sanitaria locale. Dal momento che le Asl sono state accorpate a scala provinciale, i Comuni più piccoli hanno perso di peso e sicuramente trovano minori occasioni per influenzare gli indirizzi sanitari. Ogni 3-4 anni, però, anche ai Comuni minori sedi di ospedali si presenta l'occasione di redigere importanti documenti di programmazione assieme alla Asl per concordare il futuro delle strutture sanitarie del territorio e, nelle grandi linee, l'organizzazione dei servizi. E' questo il caso del Protocollo sulle Politiche Sanitarie di Zona approvato in Consiglio Comunale il 28 novembre scorso e siglato subito dopo dal sindaco Buselli e dal direttore generale Rocco Damone. I contenuti di questo Protocollo, però, non sono stati molto pubblicizzati, altrimenti sarebbe noto da tempo che il più serio tentativo di salvaguardare il reparto di Cardiologia dai tagli è stato boicottato dalla lista civica Uniti per Volterra. Al Consiglio Comunale del 28 novembre scorso, infatti, quando il Protocollo fu discusso e poi approvato, il gruppo di Progetto Originario presentò una serie di emendamenti: a tutela del reparto di Cardiologia, ma anche dell'attività Ostetrica, Pediatrica e per la Guardia Attiva Anestesiologica. Furono tutti bocciati dal voto congiunto di Uniti per Volterra (il partito del sindaco) e della consigliera Bassini. Dunque il più importante documento di programmazione sanitaria valevole per i prossimi anni in Alta Val di Cecina ha consapevolmente rinunciato a tutelare alcuni settori chiave dell'ospedale di Volterra. Questo è un dato oggettivo, inserito agli atti del Comune. Chiunque, poi, può liberamente ritenere che si possa deliberare in un modo e subito dopo protestare per gli effetti di ciò che si è deliberato. Chissà perché a noi sembra, però, un'opinione abbastanza stravagante.

Progetto Originario, Gruppo Consiliare

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