martedì 8 maggio 2012

In piazza per l’Ospedale

Un corteo di qualche centinaio di persone ha sfilato pacificamente per le vie di Volterra sabato mattina per manifestare il proprio disappunto per i tagli che sta subendo il nostro Ospedale. Progetto Originario ha deciso di partecipare alla manifestazione, ovviamente portando in piazza il proprio punto di vista. I cartelli che abbiamo indossato manifestavano la nostra disapprovazione per i tagli alla sanità pubblica,  rivendicavano il diritto alla tutela della salute uguale per tutti, sancito dall’articolo 32 della Costituzione italiana. Abbiamo ritenuto giusto far parte del corteo, a fianco degli operatori e dei cittadini che sono scesi in piazza in totale buona fede, legittimati dai tagli subiti dalla sanità in generale e dal nostro ospedale in particolare. Tagli che negli ultimi mesi si sono abbattuti in misura mai vista sul reparto Materno-Infantile, di fatto ridotto ad un ambulatorio diurno-feriale e già annunciati per il reparto di Cardiologia, che, è ormai questione di giorni, verrà accorpato a Medicina, con inevitabile perdita di potenzialità, in particolare per i casi acuti. Altri striscioni e cartelli che abbiamo portato hanno però voluto testimoniare l’altra faccia della medaglia, quella che gli organizzatori della manifestazione (in testa l’associazione del sindaco SOS Volterra) non hanno voluto affrontare, a partire dalla fase preliminare alla manifestazione in cui è stata evitata appositamente qualsiasi occasione di pubblico confronto. L’altra faccia della medaglia, ovvero il pessimo Protocollo per le Politiche Sanitarie di Zona, siglato dal Sindaco e dal direttore generale della Asl 5, Damone. Il Sindaco Buselli ha infatti sottoscritto questo vacuo Protocollo d’intesa, approvato dalla sua maggioranza assieme alla consigliera  Bassini e al gruppo del PD. Un protocollo d’intesa che di fatto non ha posto nessun vincolo a tutela dei reparti a rischio tagli, nonostante le richieste di modifica avanzate in tal senso dal gruppo di Progetto Originario. Quelle proposte, infatti, furono inesorabilmente bocciate a fine novembre in Consiglio Comunale dal partito del sindaco, la lista civica Uniti per Volterra. Se quelle proposte fossero state approvate, oggi il direttore generale non potrebbe liberamente tagliare il personale del reparto di Cardiologia. Non solo, nel Protocollo approvato ha cancellato per l’ospedale di Volterra la previsione della guardia attiva anestesiologica 24 ore su 24, rivendicata da anni dai cittadini e da molti operatori per porre definitivamente in sicurezza l’intero presidio (obiettivo del programma elettorale della stessa lista civica). Per questo lo slogan “Protocollo truffa”, declinato in vari modi.
Ci è sembrato un gesto di coerenza e di chiarezza portare all’attenzione dei partecipanti anche questi passaggi politici, ignorati da tanti, eppure così importanti per il presente e il futuro prossimo dell'ospedale.  Probabilmente non sarà piaciuto agli organizzatori di SOS Volterra, ma la democrazia si esercita ovviamente  esprimendo pubblicamente il proprio punto di vista; tanto più se fondato su dati e episodi oggettivi. Avremmo di gran lunga preferito poter partecipare attivamente anche alla fase preliminare alla manifestazione, per dare il nostro contributo ad una discussione aperta, democratica e meno di parte, che probabilmente avrebbe dato vita ad una manifestazione molto più partecipata e di conseguenza più efficace. Purtroppo non ci sono stati i presupposti per farlo. E quindi l'occasione non è stata sfruttata a pieno. Non abbiamo però voluto mancare nell'offrire il nostro appoggio una volta di più a chi in piazza è sceso in buona fede, semplicemente a sostegno del nostro ospedale.
Commissione Sanità - Progetto Originario

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