lunedì 31 ottobre 2011

CIVISMO O CINISMO?

Sabato 22 si è svolta a Palazzo dei Priori un iniziativa dal tema "Civismo, l'evoluzione della politica – il cittadino al centro del rinnovamento" organizzata da una costituenda federazione civica toscana. Il movimento presenta un “decalogo civico” e, come è possibile leggere nel blog, si dichiara “onorato di poter accogliere quelle liste civiche che rispondono ai requisiti di apartiticità e quant'altro definito nello statuto”. Tra le fila della federazione civica, tra i comuni della Val di Cecina, spiccano il nome di Uniti per Volterra e della lista civica di Castelnuovo Val di Cecina, Alternativa per il Comune. Tra i membri del coordinamento, che si prefigge “l'avvio di questo percorso che rappresenta in concreto una evoluzione della politica partitica e canonica” , spicca il nome dell’assessore Moschi. E qui, serve una pausa per capacitarsi se ci sia da ridere o da piangere. E’ singolare che proprio l’assessore Moschi sia stato designato a questo ruolo, quando è possibile leggere il suo nome nel sito dell’UDC come membro del comitato provinciale del partito, nominato in quel ruolo proprio grazie al successo della lista civica. Per le regole interne alla lista civica, con l'impegno assunto in Uniti per Volterra, avrebbe dovuto fare un passo indietro nel suo partito, ma se ne infischiò, facendone due in avanti. Risulta, infatti, ancora adesso assessore in quota UDC nel comune di Volterra, così come l’assessore Costa ed il consigliere Caruso.
Noi lo conosciamo bene, come persona ferocemente antiprogressita, nonché fiduciario del sindaco per le politiche intercomunali. L'Unione dei Comuni docet. Ci chiediamo quali siano i requisiti di apartiticità ai quali si appella la federazione, se si fa rappresentare da gente come lui.
Noi sappiamo bene che la lista civica volterrana nacque nel 2008 con intenti di trasversalità, che  non appena fu raggiunto il governo cominciarono ad incrinarsi. La scelta del Sindaco di delegare Moschi, alle politiche intercomunali fu decisiva, non casuale e sicuramente non concordata. Assieme alla trasversalità ben presto il Sindaco abbandonò anche il criterio della partecipazione dei cittadini, che doveva costituire il secondo baluardo contro eventuali derive ideologiche. Vivemmo drammaticamente l'abbandono di questi principi come primo Consiglio della lista civica e della componente poi confluita in Progetto Originario, sfinendoci in infiniti quanto inutili tentativi. L'ultima foglia di fico della trasversalità è caduta col matrimonio con la Destra di Storace, rappresentata in consiglio comunale dalla consigliera di opposizione Bassini che da mesi appoggia la maggioranza, contraccambiata con la recente nomina di Costanzi nell'Autorità Territoriale Ottimale per la gestione delle risorse idriche.
Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad aumento esponenziale degli articoli della lista civica UPV e di un sedicente “raggruppamento civico”, che non si è mai presentato ma che immaginiamo rappresenti l'unione Buselli-Bassini. Varato quasi per sedare l’imbarazzo dovuto al vero e proprio ribaltone dell’amministrazione Buselli, ormai evidentemente spostata tutta a destra.
Siamo certi che molte delle liste civiche nate in questi ultimi anni in Toscana  e più in generale in Italia siano l’espressione di una chiara volontà di cambiamento da parte dei cittadini. Ma, come abbiamo appreso dall'esperienza di Volterra, esiste ed è forte il pericolo che a mimetizzarsi dietro tante liste civiche siano i partiti meno presentabili, che per governare in Toscana non si fanno scrupolo di utilizzare cinicamente  scaltri espedienti trasformistici. Occorre, quindi, un certo grado di ponderatezza per capire di quale pasta sia fatta una lista civica. Un segnale di riconoscimento abbastanza sicuro in ogni caso esiste. Quando una lista civica si mantiene, non diciamo apartitica, ma almeno trasversale evita per imparzialità le pratiche clientelari. Se, invece, si alimenta di tutto un sottobosco di rapporti privilegiati e continuati, allora si tratta soltanto di una nuova edizione del vecchio maneggio parassitario e partitocratico.   
Progetto Originario

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