venerdì 4 febbraio 2011

Una storia personale, ma non troppo.

Il mio carattere  libero e un po' anarchico  mi ha sempre fatto sentire a disagio in ambienti politici poco aperti alle critiche ed alle opinioni diverse. Dopo varie vicissitudini e dopo essermi reso conto che la politica dei partiti  non faceva per me, mi sono ritrovato ad ingrossare le fila dei cosiddetti "cani sciolti" a sinistra. Ho trascorso tanti anni fuori dal sistema tradizionale, fino a due anni fa quando intravidi un'altra via che imboccai con tanta speranza. Una strada nuova, fatta da giovani con tante idee ed entusiamo. Lo scopo era cambiare, rinnovare, fare pulizia in un sistema chiuso, ormai incancrenito, guidato da sempre nello stesso modo e dalle stesse persone. Le classiche ideologie e provenienze politiche avrebbero dovuto essere messe da parte per collaborare insieme nella Lista Civica, c'era solo da raggiungere scopi comuni per risollevare questa città e dare concrete prospettive ai nostri ragazzi. Ebbi fiducia e, come tanti, detti la mia convinta adesione, mi impegnai, e tutti insieme, riuscimmo ad ottenere una storica vittoria elettorale.
Purtroppo gli idealisti e gli onesti sono i primi a correre il rischio delle trappole poste da chi trama in malafede. E puntualmente loschi individui  hanno tramato, prima e dopo le elezioni (le cene di Volterra Moderata, interessi nascosti, ecc).  Una grande quantità di elementi  estranei alla nostra lista si sono insinuati, addirittura alcuni di loro sono stati chiamati a "dare consigli"  senza che nessuno, tanto meno consiglieri comunali e direttivo della Lista Civica, ne sapessero  nulla. Sono così riusciti ad istaurare un sistema di potere oligarchico che per molti versi si è dimostrato peggiore di quello abbattuto.
Trasversalità, trasparenza, condivisione, partecipazione, correttezza, onestà intellettuale, che furono i nostri cavalli di battaglia, sono stati immolati sull'altare della propaganda del "fare" e sono rimaste solo  belle parole scritte nello statuto della Lista Civica e nei volantini della campagna elettorale.
Il potere è stato progressivamente concentrato nelle mani di pochi (iscritti e dirigenti di partiti di destra), di personaggi quasi unanimemente ritenuti avidi, millantatori, intrallazzatori, incompetenti e ciarlatani.
Alle ripetute e giuste critiche del vecchio consiglio direttivo della Lista Civica, di cui anche io facevo parte, non fu mai data alcuna considerazione. Il Sindaco stesso, ormai in pugno ai suoi vecchi e nuovi amici, anzi "fratelli", restava in silenzio. Molti validi "dissidenti" con  incarichi rilevanti nell'amministrazione (ed anche tutto il consiglio della lista) sono stati ingiustamente denigrati ed "eliminati". Uno dopo l'altro, sistematicamente, utilizzando metodi propri di regime, adducendo oltretutto misere motivazioni. L'epurazione ad oggi è stata quasi completata, restano solo poche teste ancora da tagliare, ma sarà fatto non appena anche loro oseranno cantare, anche una sola volta, fuori dal coro.
Sulla stampa è tutto un susseguirsi di attacchi sconsiderati ed ingiustificati contro assessori e consiglieri comunali, che pur avendo svolto egregiamente il loro dovere, sono stati  rei di non essere disposti a sottomettersi al triumvirato al potere.
La (ex) maggioranza sta addirittuta facendo la corte agli amici di Tilgher  e di Storace per  restare in piedi. Movimenti come la Lega, una volta loro amici, oggi li attaccano apertamente.
Tanti cittadini, come me, non si sentono più rappresentati da questa combriccola al governo di Volterra, pur non rinnegando affatto i nostri principi, valori e scopi originari. Ecco quali sono i motivi per cui è nato il gruppo Progetto Originario che si distingue, non avalla questi metodi  e cerca di contrastare scelte e persone deleterie. Progetto Originario rappresenta la speranza di una città che, nonostante il fallimento  di questa esperienza, non vuole vedere come unica via d'uscita il ritorno al passato.
Sono contento di far parte di questo gruppo ed invito chi condivide ad aggiungersi a noi.
Insieme, mantenendo le nostre idee interiori e il nostro impegno sociale, senza alcun preconcetto o interesse personale, potremo finalmente dare a Volterra quel futuro che le abbiamo promesso e che si merita.

                                                                                                          Luigi Buselli, Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento