sabato 5 febbraio 2011

Autonomi

E’ ormai divenuto un passaggio inevitabile, Progetto Originario si costituirà gruppo autonomo in Consiglio Comunale. Da molti mesi sono emerse in tutta la loro evidenza le profonde differenze di impostazione e di metodo col residuo gruppo della lista civica. Differenze di impostazione e di metodo che spesso si traducono inevitabilmente in discordanze sul merito dei problemi. Oggi, dopo tante discussioni rimbalzate sulle pagine dei giornali, è superfluo ricordare uno ad uno i motivi che hanno progressivamente allargato la divaricazione tra il gruppo di Progetto Originario e il resto di Uniti per Volterra. All’origine del problema resta l’idea posta a fondamento della lista civica che, in mancanza di un cemento ideologico comune, si ripromise di procedere con spirito di squadra, prendendo collegialmente tutte le decisioni principali. Se così fosse avvenuto, si sarebbero evitati i numerosi traumi in cui è incappata l’Amministrazione Comunale di Volterra. Certamente si sarebbe conservata ancora intatta la Giunta dei primi mesi di governo, avremmo formulato un Piano Triennale delle Opere Pubbliche molto più credibile, avremmo conservato un atteggiamento disincantato rispetto alla Società della Salute, avremmo individuato una proposta per l’Ospedale di Volterra più centrata sui servizi e sul personale che sulle opere edilizie. Certamente il signor Orsi non sarebbe stato gratificato con così tante e prestigiose cariche. Avremmo cercato di allacciare una reale rete di reciproco sostegno tra le amministrazioni vicine, a partire dai piccoli comuni limitrofi e, per quanto possibile, ragionando su progetti concreti indipendentemente dal colore politico delle maggioranze in carica. Insomma avremmo lavorato diversamente, forse producendo risultati diversi. Non è stato possibile. Avremmo commesso comunque alcuni errori, ma probabilmente meno gravi di quelli perpetrati e in ogni caso non si sarebbe spaccato il gruppo, così come avvenuto seguendo la strada delle decisioni unilaterali.  L’ultimo rimpasto di Giunta ci vide in disaccordo col sindaco oltre che sui metodi adottati principalmente su due punti: l’Urbanistica e le Opere Pubbliche. La prima, avrebbe avuto bisogno di un assessore competente e interamente dedicato alla materia, dati un Regolamento Urbanistico insoddisfacente e una situazione stagnante nel settore dell’edilizia privata.  Il sindaco, invece, preferì assumere su di sé la delega nonostante il poco tempo che potrà dedicare alla materia. L’altro punto nodale fu quello delle Opere Pubbliche, che avremmo voluto ricoperto da un assessore più esperto, più competente e più cauto. Ma anche in questo caso non fummo ascoltati, nonostante l’esperienza di un anno  mezzo di amministrazione avesse fornito molti argomenti a favore delle nostre tesi. Di conseguenza gli assessori di Progetto Originario lasciarono le loro deleghe per prendere le opportune distanze da un’amministrazione diversa da quella che avevamo concordato, poco trasparente, pericolosamente centralistica e sempre più orientata verso una parte politica. Pur avendo lasciato nella piena disponibilità della controparte tutti gli incarichi di giunta, recentemente abbiamo assistito ad uno spregiudicato attacco personale al Consigliere Cocucci, finalizzato a sovvertire anche gli attuali equilibri in Consiglio Comunale sanciti dalle elezioni amministrative. Questo episodio ha definitivamente consumato ogni residua fiducia in quelli che sono stati finora i nostri compagni di viaggio. Dal prossimo Consiglio Comunale, Progetto Originario sarà un gruppo autonomo. Ispirato ai valori e agli intenti fondativi della lista civica, così come la concepimmo fin dall’inizio: plurale, trasversale, aperta e dialogante. Eviteremo qualsiasi preclusione aprioristica, ricercando per quanto possibile intese sul merito dei temi trattati, secondo il programma stilato nel 2009 e l’esperienza accumulata fino ad oggi.

Progetto Originario       


Nessun commento:

Posta un commento