Ha tenuto banco nel
corso dell'ultima seduta del Consiglio Comunale la discussione
attorno all’ennesimo debito fuori bilancio che la Giunta Buselli ha
sottoposto al voto consiliare. Da chiarire che un debito fuori
bilancio è un debito non preventivato, in qualche modo inaspettato,
che si è costretti a introdurre tra le voci di bilancio con una
procedura di ratifica aggravata, sottoposta alla responsabilità del
Consiglio.
Il debito in
questione, pari a 300.000 euro, è riferito alla progettazione
preliminare della SR 68, finanziata con soldi della Fondazione CRV e
della Cassa di Risparmio medesima che però transitano per le casse
comunali, perché così hanno deciso i tre enti. Ma perché ricorrere
ad un debito fuori bilancio per qualcosa che l’Amministrazione dice
di voler fare da anni? Cosa c’è di imprevisto e/o imprevedibile?
Un abbozzo di risposta è emerso faticosamente dalla discussione
tenutasi in Consiglio. Non è stato redatto alcun atto formale
all'interno del Comune che abbia accompagnato la procedura di
affidamento di questa progettazione all'esecutore materiale. Stiamo
parlando di una progettazione che per importanza e valore necessitava
dell’espletamento delle procedure di gara, dove il criterio
di aggiudicazione è di regola quello dell'offerta economicamente più
vantaggiosa.
Niente di tutto questo è stato eseguito, ci sarebbe soltanto una
lettera del sindaco. I nostri amministratori, incuranti delle norme
più elementari, hanno affidato un incarico di progettazione sopra
soglia comunitaria alla partecipata ASV, baipassando qualsiasi forma
di procedura ad evidenza pubblica. Le risposte fornite in prima
battuta dall’assessore Moschi, incalzato dalle minoranze nel corso
del Consiglio Comunale, sono preoccupanti e sorprendenti per un
assessore che da oltre 5 anni si occupa di lavori pubblici.
L'assessore ha dichiarato, infatti, che in caso di affidamenti a
società partecipate non occorre alcuna gara e come se non bastasse,
che il progetto è stato firmato da ASV nella persona del suo
amministratore. Moschi cioè, dopo tutto questo tempo, non sa (o non
vuol sapere) che l'ente pubblico non può fare affidamenti diretti
sopra soglia; nemmeno alle partecipate. Per finire la maggioranza con
vari interventi ha scaricato la responsabilità della mancata
esecuzione della gara sugli uffici comunali, lasciando intendere che
pur essendo alla guida di un Comune loro non sapevano cosa stesse
accadendo. La nostra consigliera Sonia Guarneri, a fronte della
mancanza di risposte da parte dell'Amministrazione in sede di
Consiglio, ha presentato formale interrogazione scritta, per sapere
come mai non sia stata eseguita alcuna procedura di gara e se
è vero che ASV non aveva e non ha un ufficio progettazione e
comunque non ha mai svolto attività di progettazione di grandi opere
e, in caso di risposta affermativa, in
base a quali criteri professionali
sia stata prescelta ASV come soggetto idoneo allo svolgimento del
servizio e qual è il soggetto che materialmente ha redatto e
sottoscritto il progetto.
Attendiamo da
Buselli le risposte. Ad oggi, comunque, rispediamo al mittente le
affermazioni pronunciate da Moschi nei confronti della nostra
Consigliera che, secondo il suo interessatissimo giudizio, solleva
solo “cavilli”. Pensiamo invece che sarebbe un gran bene per
Volterra se ce ne fossero tanti di Consiglieri così, che non si
accontentano di scaldare la sedia per qualche ora al mese, ma
pretendono il rispetto delle regole da parte dell'Amministrazione,
cercando di far luce su come vengono spesi i soldi pubblici, a chi
vengono indirizzati e perché. Va controcorrente, sicuramente, ma a
noi piace proprio per questo.
Progetto per
Volterra
..
Nessun commento:
Posta un commento