L'area ospedaliera di Volterra |
Già
nella prima bozza di spending review del governo Monti comparve
ufficialmente la minaccia di chiusura per obbligo di legge dei
cosiddetti “piccoli ospedali”, quelli al di sotto dei 100 posti
letto. Più di recente, col governo delle larghe intese, sono
trapelate su tutti i giornali indiscrezioni sul taglio in blocco di
175 piccoli ospedali. Nella lista figurava anche il S. Maria
Maddalena di Volterra, con i suoi 55 posti letto ufficiali. Questi
allarmi per il momento sono rientrati sulla scorta delle reazioni
seguite ad una simile ipotesi. Tra cui ricordiamo le ferme posizioni
di alcuni presidenti di regione, non ultima quella di Enrico Rossi.
Tuttavia, col perdurare della crisi economica, con un debito pubblico
che non accenna a calare, non possiamo sottovalutare il rischio che
un prossimo piano di revisione della spesa pubblica finisca per
mettere in pratica la chiusura di molti nosocomi, incluso l'ospedale
di Volterra.
Eppure,
noi volterrani sappiamo che da anni il nostro comparto sanitario nel
suo insieme va ben oltre i 55 posti letto dell'ospedale, perché
affiancato e integrato alle due strutture per le riabilitazioni
cittadine, Auxilium Vitae e Inail, arrivando complessivamente a
gestire poco meno di 200 posti letto. Questa realtà composita, che
annovera riconosciute punte di eccellenza a livello regionale, è di
fatto molto di più di un “piccolo ospedale”. Da qui, dalla
consapevolezza del valore delle esperienze maturate in questi anni,
formuliamo una proposta alla città, alla Asl 5, alla Fondazione CRV
e alla Regione, per mettere definitivamente al riparo il comparto
sanitario volterrano da futuri colpi di mano sui piccoli ospedali,
ormai sempre più verosimili. Chiediamo di ragionare assieme
all'ipotesi di riportare il comparto delle riabilitazioni all'interno
dell'ambito Asl, così come accade già presso la Asl 1, in modo tale
da “compattare” e rafforzare tutte le risorse del settore.
D'altra parte, se domani un provvedimento di governo dovesse
sacrificare l'ospedale, anche il settore delle riabilitazioni
vedrebbe di conseguenza la sua sorte segnata a breve termine.
Abbiamo
deciso di portare all'attenzione della città questa proposta anche a
seguito dei tavoli di discussione e approfondimento intrapresi nelle
scorse settimane con le altre forze politiche cittadine, in cui
abbiamo trovato elementi incoraggianti di apertura e convergenza. Da
più parti si avverte ormai la necessità di rilanciare il tema del
futuro della sanità a Volterra attraverso uno scatto in avanti, dato
che gli atteggiamenti solo e soltanto difensivistici si sono rivelati
inadeguati e perdenti.
Sappiamo
che il percorso potrebbe non essere semplice e non ci nascondiamo
alcune oggettive difficoltà, ma nella fase attuale questa soluzione
ci sembra una via realistica per garantire un futuro importante e
duraturo alla sanità di Volterra e della Val di Cecina.
Progetto
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