sabato 25 gennaio 2014

Un ospedale da 200 posti letto

L'area ospedaliera di Volterra
Già nella prima bozza di spending review del governo Monti comparve ufficialmente la minaccia di chiusura per obbligo di legge dei cosiddetti “piccoli ospedali”, quelli al di sotto dei 100 posti letto. Più di recente, col governo delle larghe intese, sono trapelate su tutti i giornali indiscrezioni sul taglio in blocco di 175 piccoli ospedali. Nella lista figurava anche il S. Maria Maddalena di Volterra, con i suoi 55 posti letto ufficiali. Questi allarmi per il momento sono rientrati sulla scorta delle reazioni seguite ad una simile ipotesi. Tra cui ricordiamo le ferme posizioni di alcuni presidenti di regione, non ultima quella di Enrico Rossi. Tuttavia, col perdurare della crisi economica, con un debito pubblico che non accenna a calare, non possiamo sottovalutare il rischio che un prossimo piano di revisione della spesa pubblica finisca per mettere in pratica la chiusura di molti nosocomi, incluso l'ospedale di Volterra.
Eppure, noi volterrani sappiamo che da anni il nostro comparto sanitario nel suo insieme va ben oltre i 55 posti letto dell'ospedale, perché affiancato e integrato alle due strutture per le riabilitazioni cittadine, Auxilium Vitae e Inail, arrivando complessivamente a gestire poco meno di 200 posti letto. Questa realtà composita, che annovera riconosciute punte di eccellenza a livello regionale, è di fatto molto di più di un “piccolo ospedale”. Da qui, dalla consapevolezza del valore delle esperienze maturate in questi anni, formuliamo una proposta alla città, alla Asl 5, alla Fondazione CRV e alla Regione, per mettere definitivamente al riparo il comparto sanitario volterrano da futuri colpi di mano sui piccoli ospedali, ormai sempre più verosimili. Chiediamo di ragionare assieme all'ipotesi di riportare il comparto delle riabilitazioni all'interno dell'ambito Asl, così come accade già presso la Asl 1, in modo tale da “compattare” e rafforzare tutte le risorse del settore. D'altra parte, se domani un provvedimento di governo dovesse sacrificare l'ospedale, anche il settore delle riabilitazioni vedrebbe di conseguenza la sua sorte segnata a breve termine.
Abbiamo deciso di portare all'attenzione della città questa proposta anche a seguito dei tavoli di discussione e approfondimento intrapresi nelle scorse settimane con le altre forze politiche cittadine, in cui abbiamo trovato elementi incoraggianti di apertura e convergenza. Da più parti si avverte ormai la necessità di rilanciare il tema del futuro della sanità a Volterra attraverso uno scatto in avanti, dato che gli atteggiamenti solo e soltanto difensivistici si sono rivelati inadeguati e perdenti.
Sappiamo che il percorso potrebbe non essere semplice e non ci nascondiamo alcune oggettive difficoltà, ma nella fase attuale questa soluzione ci sembra una via realistica per garantire un futuro importante e duraturo alla sanità di Volterra e della Val di Cecina.


Progetto Originario

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