Apprendiamo
che questa settimana il Partito Democratico, dopo una serie di
consultazioni interne ed esterne, ha scelto il suo aspirante
capolista, individuando l'ex direttore del Consorzio Turistico Paolo
Paterni. Una persona che negli anni ha dimostrato di saper fare
l'amministratore ma anche di saper prendere decisioni personali
difficili nei momenti opportuni. Detto questo riteniamo che debbano necessariamente essere valutate anche altre opzioni.
Come
abbiamo già avuto modo di puntualizzare in precedenti interventi, il
gruppo di Progetto Originario in questa prima fase di consultazioni
con le altre forze politiche ha preferito focalizzare la sua
attenzione sul programma elettorale e sugli indirizzi politici della
futura coalizione. Possiamo tranquillamente chiarire che i temi
sviluppati (e in parte ancora in fase di discussione) sono: il futuro
della sanità locale, la gestione del territorio e delle sue risorse,
la necessità di maggior trasparenza e imparzialità da parte
dell'amministrazione.
Se
riusciremo ad accordarci su presupposti programmatici comuni, insieme
dovremo affrontare anche la scelta definitiva del capolista, in modo
aperto e plurale. Poiché le diverse forze politiche esprimono una
oggettiva pluralità di sensibilità, ma soprattutto per
rivitalizzare il rapporto di fiducia tra politica e cittadini,
riteniamo sia indispensabile, nella scelta del capolista, fare
ricorso alla forma più democratica, ovvero alle primarie di
coalizione. Anch'esse non sono uno strumento privo di difetti, ma
probabilmente restano il metodo meno imperfetto. Quantomeno, nell'era
delle alchimie elettorali e delle liste bloccate, serviranno a
mettere alla prova e perfezionare la sintonia tra rappresentanti e
rappresentati.
Progetto
Originario
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