venerdì 3 gennaio 2014

La lunga vacanza

Ormai sono quasi cinque anni che noi di Progetto Originario viviamo dall'interno le dinamiche del Consiglio Comunale e più in generale della vita politica della zona. Sono stati anni densi, ricchi di esperienze intense e coinvolgenti, ma sono stati anche anni duri, costellati da impegni, asprezze e scontri.
I quasi 18 mesi passati all'interno della maggioranza per noi sono stati sicuramente il periodo più nero, quello in cui abbiamo scoperto progressivamente quanto poco potessimo contare su un programma elettorale condiviso solo sulla carta e su una piattaforma di valori sottoscritti dai più senza alcuna reale intenzione di tener fede all'impegno. La rottura con la restante parte della lista civica se non altro ha segnato un punto di chiarimento necessario e definitivo, che ci ha consentito di vedere le cose da un'altra prospettiva: un'esperienza faticosa ma assai utile. Durante questo periodo pensiamo di aver imparato qualcosa di più su come funzioni l'amministrazione comunale e l'ente pubblico in generale. Molto ci resta sicuramente da imparare, ma di sicuro abbiamo vissuto in tutta la loro durezza i problemi di cui soffrono le amministrazioni oggigiorno, ma anche la politica e la società nel suo complesso, a cominciare dal disprezzo per le regole dimostrato in tutte le occasioni possibili da alcuni degli stessi amministratori. Il disprezzo di chi si rifiuta perfino di concordare la data dei Consigli Comunali con gli altri gruppi, per alterare gli equilibri a proprio favore anziché ricercare la massima partecipazione. Questi modi di fare, insieme ad un'indifferenza diffusa tipica di questi anni, hanno contribuito ad allontanare molte persone dalla politica cittadina, intesa nel suo senso migliore, come sistema di regole e di processi in cui si organizza una comunità. Spesso, durante questi 5 anni, non siamo stati in molti a portare avanti la discussione sui principali problemi che hanno coinvolto la città e il suo territorio. E dire che le occasioni importanti non sono mancate, come ad esempio le varie riorganizzazioni dell'ospedale, la formazione dell'Unione dei Comuni, la Variante Urbanistica, la crisi economica del S. Chiara, la sentenza del TAR che ha rimesso in discussione il contratto ETI-Solvay, il varo dell'IMU, ecc. ecc.. Nonostante l'importanza dei temi incontrati, poche per non dire pochissime persone hanno offerto il loro contributo di idee, di analisi e di conoscenze in questi anni. Per questo motivo a qualcuno potrebbe apparire sorprendente il fervore che da 2 o 3 mesi si respira in città attorno alla politica e alle prossime elezioni amministrative. Oggi sembrano tutti morsi dalla tarantola: chi fonda la prima sezione cittadina di un nuovo partito, chi aderisce ad una nuova corrente, chi giura fedeltà a questo o a quel leader. Il rischio è che le vicine elezioni siano sentite da molti soltanto come un'occasione per farsi largo e per guadagnare posizioni in proprio, anziché come un passaggio lungo un percorso di impegno ben più serio e continuo, e non necessariamente gratificante sotto il profilo personale. Mentre già s'intravedono i soliti gruppi d'interesse (molto materiale) camuffati da movimenti politici o (improbabili) gruppi d'opinione.


Progetto Originario

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