lunedì 15 aprile 2013

Più chiarezza sulle società del Comune



Non sappiamo più neppure dire quante volte, in questi ultimi due anni, abbiamo cercato di farci dire da sindaco e assessori lo stato di salute delle aziende partecipate e controllate dal Comune. Chiedere è lecito, e nel caso dei consiglieri comunali un diritto/dovere, ma ottenere risposte da Buselli si rivela sempre un calvario. Il caso più recente riguarda la nostra richiesta di aggiornamenti sull'enorme mutuo da 73,5 milioni di euro, che Asa spa contrasse con Monte dei Paschi Capital Services nel 2010. Soldi che in teoria avrebbero dovuto finanziare un cospicuo piano di investimenti su acquedotti, depuratori, ecc.. Però, vai a sapere quali investimenti sono stati compiuti nei primi due anni, cosa prevede il piano di rientro del debito e se questo viene rispettato. Di fatto non se ne sa più nulla. Se guardiamo sul sito web di Asa, il bilancio dell'azienda per il 2012 non risulta neppure pubblicato e d’altra parte neppure una volta il sindaco ha informato in merito il Consiglio Comunale. Eppure il Comune di Volterra è membro di Asa spa, società a maggioranza pubblica, e se quest'ultima andasse nei guai finanziariamente anche il nostro Comune sarebbe chiamato a risponderne attingendo alle proprie casse.
Negli ultimi anni le società partecipate dai Comuni e delle pubbliche amministrazioni in Italia sono proliferate e ciò ha reso la situazione dei conti pubblici ancora più incerta. Perché se il bilancio del Comune è reso noto a fine anno almeno ai consiglieri, spesso in pochi hanno notizie delle tante società partecipate e delle controllate. E non di rado quei pochi non si dimostrano neppure all’altezza di esercitare un controllo efficace. Altrimenti sarebbe difficile spiegare l’entità della crisi attuale dei conti pubblici. 
Per migliorare, nel nostro piccolo, una situazione a dir poco opaca, la scorsa settimana il gruppo di Progetto Originario ha depositato una mozione che richiede all'amministrazione di Volterra di adottare già da quest'anno la stesura del bilancio in forma consolidata. L’adozione del bilancio consolidato renderebbe visibili i risultati della gestione delle numerose società dei servizi pubblici sul territorio e introdurrebbe un elemento di trasparenza e di controllo assai incisivo sul fenomeno delle partecipazioni societarie. Una giungla che spesso si rivela formata da società ben poco virtuose. In pratica, chiediamo al sindaco e alla giunta di adottare per il Comune di Volterra una forma di redazione del bilancio che evidenzi tutte le attività e passività interne ed esterne, gravanti effettivamente sulle finanze municipali. Un unico documento che comprenda tutti i ricavi e i costi dell'ente, mettendo in luce, ad esempio, i risultati annuali di Asa, Asv, Cpt, S. Chiara, ecc.
Chiediamo anche che tutti i dati fondamentali delle varie società siano resi noti alla cittadinanza, sottoposta all'imposizione fiscale anche per l'erogazione dei beni e servizi gestiti da tali aziende. Per questo abbiamo proposto di individuare già da quest’anno per la rappresentazione del bilancio consolidato formati aperti, accessibili e intellegibili da inserire in forma digitale nel sito web del Comune.
Alcuni Comuni, anche a noi vicini, hanno già adottato questa pratica virtuosa. Il Comune  di Pisa, per esempio, che abbraccia un numero di società molto maggiore rispetto al Comune di Volterra. Del resto la stessa Corte dei Conti auspica l'adozione della contabilità in forma consolidata per gli enti locali, la cui assenza ha più volte messo in evidenza l'inadeguatezza del bilancio semplice di Comuni e Province a fornire informazioni esaustive sul reale stato di salute dei conti pubblici (Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, “Stato dei controlli della Corte dei Conti sugli organismi partecipati dagli enti locali”, Deliberazione n. 13/2008).
Questa in sintesi è la nostra più recente proposta. Attendiamo il Consiglio di martedì 16 per sapere cosa ne pensa la giunta Buselli.

Progetto Originario

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