Il 4 di marzo è ormai lontano, i canonici venti giorni sono
abbondantemente passati senza che il sindaco Buselli o l'assessore Moschi si
siano degnati di rispondere alle domande poste sui cimiteri comunali.
L'interpellanza del capogruppo Bernardini resta ancora in attesa di risposta da
parte dell'amministrazione, come le nostre ripetute domande dalle pagine di
questo giornale. Ermanno Marconcini, salinese doc, ha ripreso l'argomento per
quanto riguarda le pessime condizioni in cui versa il cimitero di Saline, ma
temiamo senza maggior fortuna. Il solito copione. Questa amministrazione appare
sempre molto concentrata nella comunicazione, ma unicamente per alimentare
polemiche triviali o per autoincensarsi. Quando si tratta di rispondere alle
legittime domande sulle sue attivita' piuttosto che su opere o soldi pubblici,
invece, resta sempre rigorosamente muta. Sia che gli interlocutori abbiano
ruoli istituzionali sia che si tratti di semplici cittadini, l'atteggiamento
degli amministratori volterrani è lo stesso: il silenzio. E quando la legge
impone loro di replicare, le risposte sono tardive e a dir poco reticenti.
Eppure le domande in questo caso sono estremamente semplici
e ragionevoli. Perché in soli quattro mesi stata prima programmata e poi
cancellata la previsione di importanti interventi di ampliamento (per
complessivi sette milioni di euro) sul cimitero di Saline e su quello di
Volterra? Può un Comune programmare a giugno e sprogrammare a ottobre il grosso
del suo Piano triennale delle opere pubbliche, senza rendere conto a nessuno
delle sue azioni contraddittorie? Lo abbiamo scritto altre volte: l'incapacità
di programmare è il peggiore difetto di un'amministrazione, dato che viene a
costare salata in termini di tempo e soprattutto di denaro.
Dato l'allarme sui residui spazi a disposizione nei cimiteri
comunali lanciato dallo stesso sindaco e dal suo assessore soltanto nel giugno
scorso, abbiamo quindi richiesto che venissero resi noti i dati reali sulle
effettive disponibilita' di spazi cimiteriali e i relativi tempi di saturazione
previsti, alla luce delle proiezioni statistiche sulle dinamiche della
popolazione. Due calcoli abbastanza rapidi da farsi e a quanto risulta
aggiornati dall'ufficio tecnico anche di recente.
Ovviamente speriamo che sindaco e l'assessore rispondano in
modo esaustivo anche alla nostra domanda sul cimitero di Saline. Ovvero se non
ritengono le prolungate condizioni di degrado in cui versa la struttura ormai
meritevoli di un intervento definitivo. Torniamo a chiederlo, ricordando loro
che anche il Programma triennale delle opere pubbliche appena scaduto (triennio
2010-12) conteneva un impegno di spesa di 250.000 euro per il consolidamento
del cimitero di Saline. Un impegno mai mantenuto, purtroppo, ma ogni anno che
passa i danni crescono.
Infine, attendiamo di sapere per quali ragioni,
presso alcuni cimiteri, si siano verificati spiacevoli episodi di difformità di
trattamento per quanto riguarda il diritto delle famiglie al prolungamento del
periodo di tumulazione dei propri cari.
Domande semplici, come facile comprendere, tutte
incentrate sulle strette competenze del Comune e nulla più. Restiamo
pazientemente in attesa di risposte.
Il gruppo consiliare di Progetto Originario
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