venerdì 15 marzo 2013

Un esempio da seguire

Recenti interventi finalizzati a demonizzare il nostro capogruppo Bernardini, reo di aver partecipato ad una selezione e di averla vinta per l’ottenimento di un incarico in un comune vicino,  offre l’occasione per tornare su un punto dolente ovvero i  rapporti tra professionisti e amministrazioni comunali, prendendo spunto proprio dal comune “coinvolto” che invece costituisce un ottimo esempio di buona amministrazione. Il Comune di Volterra infatti fa parte da anni di quella triste schiera di  amministrazioni che non vogliono darsi regole strette nell’affidamento di incarichi “diretti”  ai professionisti, limitandosi al rispetto dei requisiti formali minimi richiesti dalla legge. Stessa cosa accade per il conferimento di appalti. Eppure la legge e la successiva giurisprudenza, in particolare della Corte dei Conti, si sono sempre espresse in maniera chiara: sia negli appalti che negli incarichi, occorre rispettare sempre  il criterio della concorrenzialità, parità di trattamento,  trasparenza e rotazione. L’obiettivo è chiaramente quello di limitare il più possibile il sorgere di rapporti particolari e preferenziali tra amministrazioni pubbliche e soggetti privati. Due anni fa, sulla scia di queste indicazioni, proponemmo all’amministrazione di Volterra di adottare procedure più trasparenti nell’attribuzione dei c.d. affidamenti diretti (quelli cioè di piccolo valore, per i quali la legge dà indicazioni di massima lasciando ai comuni la discrezionalità di darsi regole più o meno stringenti) proprio citando alcune tecniche richiamate dalla legge sugli appalti e utilizzate normalmente  da alcuni comuni della zona. Ovvero la creazione di pubblici elenchi dove inserire i soggetti privati che fossero interessati  a lavorare per l’Amministrazione pubblica, attraverso una cernita preventiva delle loro competenze e ovviamente attingendovi a rotazione previa raccolta di un ventaglio di preventivi che consentissero di avvalersi dell’offerta migliore. Un metodo dunque che favorisce la parità di trattamento e il risparmio economico, salvaguardando la competenza. Procedure semplici e trasparenti che ostacolerebbero la brutta abitudine del Comune di Volterra di “chiamare sempre i soliti”, tanto per usare un’espressione assai ricorrente. Inutile ricordare che il sindaco Buselli e i suoi (Bassini al seguito)  si sono opposti con tutte le forze a regole di questo tipo arrivando a sconfessare alcune decisioni prese nel 2009, addirittura dichiarando che non si potesse fare niente di tutto ciò perché la normativa non lo consentiva. Evidentemente invece questo può essere fatto se comuni come Cascina adottano proprio quelle modalità che noi proponemmo. Infatti loro hanno istituito gli elenchi dei professionisti, prevedendo un aggiornamento continuo e ogni qualvolta hanno bisogno di affidare un incarico richiedono a 5 iscritti nell’elenco che hanno i requisiti necessari di formulare un preventivo. Una volta raccolti i preventivi scelgono il migliore. Non solo, i dirigenti nelle determine di attribuzione dell’incarico danno conto di tutti i passaggi seguiti, indicando professionisti contattati e preventivi raccolti, nella piena trasparenza. Un bell’esempio di buona amministrazione che Buselli  avrebbe dovuto  imitare anziché proseguire con il vecchio andazzo. Difatti chi si presenta come paladino del rinnovamento dovrebbe appunto rinnovare, non tanto le persone, quanto i metodi. Perché se erano da condannare le vecchie clientele lo stesso vale per le nuove, perché sempre di  clientele si tratta.
Gruppo Consiliare- Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento