martedì 26 marzo 2013

Livorno striglia Asa mentre Volterra dorme

Perfino Cosimi, sindaco del Comune di Livorno (azionista di maggioranza in Asa) e presidente dell'Autorità Idrica Toscana, si è accorto che il modello Asa fa acqua da tutte le parti. Un improvviso guasto capitato all'acquedotto della città labronica ha messo a nudo una volta di più le insufficienze dell'azienda pubblico-privata per la gestione del servizio idrico, dimostratasi incapace di agire con la necessaria rapidità, lasciando così a secco gran parte della città per tre giorni. Il sindaco ha istituito d'urgenza una commissione consiliare per fare chiarezza sull'accaduto, partendo dal ruolo chiave ricoperto nella gestione del servizio dal socio privato, Iren Spa,  la stessa società che gestisce il controverso inceneritore di Parma.
La questione è apparsa subito molto seria, tanto che il presidente di Asa, Del Nista, ha già presentato le proprie dimissioni, che per il momento sono state congelate.
Sulla scorta di quanto accaduto, il sindaco Cosimi ha rilasciato dichiarazioni molto significative: “dopo quello che è successo sono sempre più convinto della necessità che il servizio idrico in Toscana debba tornare sotto il controllo esclusivo dei Comuni perché è strategico per lo sviluppo dei territori. D'altra parte al referendum sull'acqua mi sono schierato a favore, come il Pd, per la ripubblicizzazione del servizio idrico”. Quindi, ha proseguito: “la Regione Toscana deve prendere posizione in modo deciso e chiaro senza ambiguità” (La Nazione 19/3/2013).
Dunque anche in alcuni vertici del Pd toscano sta crescendo la consapevolezza che non si possa continuare ad ignorare l'esito dei referendum del 2011, tanto più se a fronte di esempi di gestione così inadeguati.
Nel mazzo di coloro che rimangono impassibili a difendere le magnifiche sorti di Asa e della sua scombinata gestione resta il sindaco di Volterra, Marco Buselli, ancora fermo sulla sua decisione del 9 novembre 2012, quando in Consiglio Comunale respinse il nostro invito ad assumere all'interno di Asa, in qualità di socio, le necessarie iniziative a difesa dell’esito del referendum. In quell'occasione Buselli, Bassini e soci bocciarono la nostra proposta di adesione alla campagna di “Obbedienza civile” promossa dal Forum Nazionale per l’acqua pubblica, schierandosi così contro le legittime richieste di tanti nostri concittadini volte ad ottenere il rimborso del 7% sulle bollette dell’acqua emesse a partire dal 21 luglio del 2011. Buselli assieme all'alleato Costanzi (La Destra), a suo tempo nominato membro dell'ATo 5 per il nostro Comune, in tema di servizi pubblici si sono dimostrati finora tra i più accaniti difensori dello status quo. Ricordiamo ancora quando Costanzi affermò dalle pagine di questo giornale che il referendum sarebbe rimasto inefficace in mancanza di un decreto di governo, in contrasto con quanto affermato già allora dalla Corte Costituzionale e confermato recentemente anche dal Consiglio di Stato.

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