domenica 27 maggio 2012

Promesse non mantenute

Quando creammo l'originaria Lista Civica, accusavamo le passate Amministrazioni di aver instaurato con l'attribuzione di incarichi, affidamenti, forniture, servizi e appalti una serie di rapporti preferenziali con determinati professionisti e operatori economici. Chiaramente non parlavamo dei casi in cui la legge impone l’espletamento di procedure di gara, altrimenti avremmo dovuto rivolgerci alla Procura della Repubblica. Ci riferivamo a tutti quei casi in cui all'Amministrazione è consentito scegliere con un ampio margine di libertà senza incorrere in infrazioni della legge. Si tratta di tutti quei casi in cui l'importo dell'operazione resta sotto una certa soglia di spesa: cosa che in un Comune come il nostro si verifica nella stragrande maggioranza dei casi. Resta inteso che la legge fa sempre riferimento esplicito ai principi di trasparenza, concorrenza e rotazione; ma nei casi sotto soglia, è demandato alla discrezionalità delle singole Amministrazioni Pubbliche dar corpo a questi principi. In concreto, in campagna elettorale, sostenemmo di voler predisporre regole più rigorose per favorire una reale rotazione negli affidamenti ai vari operatori economici, per offrire a tutti pari opportunità e scoraggiare la nascita di quei rapporti preferenziali che spesso evolvono in rozzo clientelismo. Osservando l’esperienza di tanti altri Comuni d'Italia e accogliendo il suggerimento esplicito del Codice degli Appalti, avevamo pensato di istituire una serie di albi di ditte e professionisti, distinti per specialità, a cui attingere mediante il criterio di rotazione, ovviamente combinato con quello della maggiore economicità dell’offerta. L’obiettivo fu persino ribadito in una delibera di Consiglio Comunale votata dalla lista civica nel marzo 2010. Poi, come è noto, è arrivata la rottura con Progetto Originario, l'ingresso in maggioranza di Bassini e il brusco dietrofront dell’amministrazione sulla questione. Nel 2011 come gruppo consiliare presentammo una mozione in Consiglio che, coerentemente a quanto promesso in campagna elettorale, chiedeva sia la revisione dei regolamenti comunali in materia di affidamenti sia l’adozione del sistema degli elenchi per adottare finalmente il criterio di rotazione. La mozione fu bocciata dal gruppo del Sindaco, che tentò perfino di sostenere la non conformità alla legge della proposta. Circostanza assolutamente falsa, come avemmo modo di spiegare nella replica. Tanto più che le metodologie che indicavamo sono espressamente richiamate dalle leggi nazionali sugli appalti così come dai regolamenti ministeriali. Si tratta solamente di volerle adottare. Insomma è questione di scelta politica. Nell'ultimo Consiglio Comunale l’Amministrazione si è trovata comunque costretta a presentare un regolamento nuovo, messa alle corde dagli uffici che non potevano più perfezionare ulteriori affidamenti senza l’adeguamento del regolamento comunale alla nuova normativa. La prima stesura che ci venne proposta si limitava a introdurre regole di concorrenza minime, lievemente ritoccate solo su impulso di Sinistra per Volterra e Progetto Originario in sede di Commissione regolamenti. Ma ancora una volta è stato sdegnosamente respinto il meccanismo della rotazione, questa volta sulla base del pretesto che si sarebbero prolungati i tempi per le procedure di affidamento. La motivazione addotta offre due spunti di riflessione. Il primo è relativo alla situazione degli uffici i quali, recentemente riorganizzati, alla fine sono risultati depotenziati e sempre più in panne. Non sorprende, quindi, che l’adozione di qualsiasi meccanismo anche vagamente innovativo venga vissuta come un maggiore carico di lavoro. La seconda riguarda la natura politica di una scelta che invece viene gabellata come esigenza tecnica. Si è scelto la discrezionalità in luogo dell'equità e della parità di trattamento. Dunque l’amministrazione ha scelto per propria convenienza di procedere pressoché come nel passato, secondo il massimo della discrezionalità che la legge gli consente. In linea con un ben noto andazzo, assai poco trasparente ed equo. Un sistema tanto criticato in campagna elettorale, ma  abbracciato come prediletto anche dalla lista civica Uniti per Volterra non appena conquistata l'Amministrazione.

Sonia Guarneri, Progetto Originario

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